L’Organizzazione mondiale della sanità è “preoccupata per l’occupazione del laboratorio centrale di sanità pubblica” a Khartum “da parte di una delle parti in conflitto. I tecnici non hanno più accesso, il che significa che il laboratorio non è più in grado di svolgere la sua normale funzione diagnostica e di riferimento. Siamo anche preoccupati che coloro che occupano il laboratorio possano essere esposti accidentalmente agli agenti patogeni immagazzinati lì”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus, in conferenza stampa, illustrando la drammatica situazione che sta vivendo il Sudan anche dal punto di vista sanitario.
L’organizzazione, che ha già verificato 16 attacchi alla sanità, con 8 decessi, sta cercando “maggiori informazioni” sul laboratorio e “sta conducendo una valutazione del rischio“, assicura Tedros. L’Oms, prosegue il Dg, “ha scorte di medicinali essenziali, sacche di sangue, strumenti per interventi chirurgici e cure traumatologiche in attesa di consegna. Ma abbiamo bisogno di un accesso sicuro per farlo. Ma in queste situazione, la migliore medicina è la pace”.