Dal Tar di Trento via libera alla cattura dell’orso che ha ucciso Andrea Papi: “ordinanza di abbattimento è legittima”

Il Tar di Trento sospende l'ordinanza di abbattimento dell'orso che ha ucciso Andrea Papi, ma dà il via libera alla cattura e precisa che l'ordinanza della provincia per sopprimere l'esemplare "è legittima"
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Il Tar di Trento ha accolto “in via interinale” il ricorso presentato dalle associazioni animaliste Lav e Lac per l’annullamento dell’ordinanza contingibile e urgente di abbattimento dell’orso Jj4, in attesa dell’acquisizione del fascicolo processuale da parte della Provincia di Trento, dei referti sanitari sulle cause del decesso e sulla tipologia delle ferite trovate su Andrea Papi e delle analisi riferite all’individuazione dell’esemplare responsabile dell’aggressione. Si prevede anche di chiedere di una “documentata relazione per quanto di conoscenza sui fatti anche a Ispra“. A quanto specifica il decreto del Tar, tuttavia, “appaiono allo stato sussistere tutti i presupposti per la legittima emanazione” dell’ordinanza.

Nell’evenienza della cattura di Jj4 – specifica il Tar – l’orsa “dovrà essere reclusa in attesa dell’acquisizione di un formale parere reso dall’aspra circa la necessità della sua soppressione” o della possibilità “di un suo eventuale trasferimento in altro sito esterno alla regione Trentino Alto Adige“. Il parere “dovrà essere reso entro cinque giorni dalla cattura“, mentre la soppressione potrà avvenire “unicamente nel caso di comprovato pericolo per il personale impiegato nelle operazioni“. Il deposito della documentazione richiesta alla Provincia dovrà avvenire entro le 12 del 27 aprile. La camera di consiglio per la trattazione collegiale dell’incidente cautelare è fissata per il prossimo 11 maggio.

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