Uno degli sviluppi meteorologici più significativi del 2023 negli USA è stato il rapido miglioramento delle condizioni di siccità nell’Ovest del Paese, con più della metà della popolazione della California che finalmente è uscita dalla grave siccità che la accompagnava da anni. Le stesse tempeste che hanno causato un’inversione di tendenza così drastica in California hanno migliorato significativamente anche la situazione della siccità nello Utah: anche questo stato, infatti, è uscito dalla siccità estrema per la prima volta in quasi tre anni, grazie alle nevicate record.
Alan Reppert, meteorologo del centro meteorologico statunitense AccuWeather, afferma che le nevicate in alcune montagne dello Utah sono state “ben oltre i livelli record” in questa stagione. Una delle principali aree sciistiche dello Utah, Alta, ha registrato uno straordinario innevamento di 2234cm – oltre 22 metri – fino all’inizio di aprile, battendo il record stagionale di 43 anni di 19 metri dalla stagione 1981-82. Questa quantità è anche il doppio dei circa 11 metri di accumulo nella stagione nevosa 2021-2022.
Un’altra località vicina, Brighton, ha registrato 21,6 metri di nevicate, più del doppio dei 10,3 metri registrati nella stagione nevosa 2021-2022.
Park City Mountain ha annunciato che estenderà la sua stagione sciistica più a lungo del solito. La nuova data di chiusura per il resort, meteo permettendo, è l’1 maggio. Le tempeste di neve che si sono protratte fino all’inizio di aprile nel resort hanno prodotto oltre 15,5 metri di nevicate, battendo il record stagionale del resort. “Dopo le tempeste di neve che sono durate fino all’inizio di aprile, che hanno superato i 15,5 metri e battuto ogni record di nevicate sui registri, finalmente ci godiamo lo sci primaverile su una profondità di base di 3,6 metri“, ha dichiarato il resort in un post su Facebook.
L’ultimo giorno di sci ad Alta sarà il 23 aprile, principalmente a causa dell’aumento del pericolo di valanghe.
Il mega manto nevoso solleva lo stato dalla siccità estrema
Reppert ha indicato le tempeste che hanno portato le precipitazioni tanto necessarie sulla costa occidentale USA come una spinta importante contro il problema della siccità nello Utah. “La traiettoria delle tempeste in California e attraverso le Montagne Rocciose centrali e meridionali ha contribuito a portare le tempeste attraverso l’area quest’anno”, ha spiegato, aggiungendo che un numero maggiore di tempeste ha colpito lo Utah rispetto agli ultimi anni.
All’inizio di aprile, lo Utah ha ufficialmente battuto il record per i livelli del manto nevoso quando l’equivalente in acqua della neve ha raggiunto i 74cm, secondo KUTV. Il record precedente di 66cm era stato stabilito nel 1983. Jordan Clayton, Snow Survey Supervisor dello Utah, ha dichiarato a 2News che ogni bacino dello Utah ha registrato almeno il 160% del manto nevoso normale, con molti bacini principali che superano il 200%. “Anche se c’è ancora un po’ di siccità su gran parte dello stato, lo scioglimento del manto nevoso aiuterà la ripresa dalla siccità“, ha detto Reppert.
Secondo lo United States Drought Monitor, nessuna popolazione dello Utah si trova nelle due fasi peggiori di siccità (siccità estrema ed eccezionale) a partire dal 13 aprile. Lo Utah stava vivendo almeno una siccità estrema da giugno 2020 e, dall’inizio dell’anno idrico 2022-2023 a settembre, poco più del 56% dello stato era in una situazione di siccità estrema. All’inizio dell’anno idrico 2022-2023, tutto lo Utah era in condizioni di siccità almeno moderate, che sono scese a poco più del 40% ad aprile. Per quanto riguarda le condizioni di grave siccità, era interessato più del 95% dello Utah nel settembre 2022, un numero che è precipitato a poco meno del 9% ad aprile.
Questo manto nevoso eccezionale, però, produce un potenziale problema, ossia il rischio di alluvioni dovuto a un significativo runoff. Il governatore dello Utah Spencer J. Cox ha dichiarato lo stato di emergenza per aiutare con la risposta e il soccorso ai disastri naturali nei prossimi mesi. Insieme alle inondazioni, Cox ha notato che anche le valanghe e le frane sono motivo di preoccupazione.