Agrivoltaico: con Seapower circa 300 mw di impianti sviluppati

Il PNRR ha investito oltre un miliardo di euro nell'agrivoltaico e Seapower, centro di ricerca dell'Università Federico II di Napoli, ha più di 300 mw di impianti sviluppati
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Il 3 maggio si celebra la Giornata Mondiale del Sole, istituita nel 1978 dal Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter e dedicata alla difesa e alla promozione dell’energia solare come fonte di energia pulita ed inesauribile. Garantire una buona produzione energetica da questa fonte rinnovabile, preservando al contempo, la continuità delle attività agricole, è l’obiettivo degli impianti agrivoltaici, che costituiscono soluzioni virtuose e migliorative rispetto ai classici impianti fotovoltaici.

Il PNRR ha investito oltre un miliardo di euro per l’agrivoltaico italiano, con l’obiettivo di installare 1,04 GW entro il 30 giugno 2026, per una produzione energetica annuale stimata di circa 1.300 GWh annui. Ed è proprio di questi giorni la notizia che il MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha approvato la proposta di decreto per la promozione dell’installazione di impianti agrivoltaici innovativi, che apre nuove opportunità di crescita nel settore dell’energia pulita, nel rispetto dell’ampia componente agricola del nostro Paese.

Un esempio per l’agrivoltaico in Italia

Seapower scrl, centro di ricerca partecipato dall’Università Federico II di Napoli, ha le capacità e le risorse tecniche per poter sviluppare impianti agrivoltaici di tipo avanzato, secondo le linee guida ministeriali di giugno 2022, che prevedono l’integrazione tra attività agricola e produzione elettrica, valorizzando il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi. Al momento, il centro vanta una esperienza dimostrabile su circa 700MW di impianti progettati per energia rinnovabile, di cui più di 300MW agrivoltaici, in varie regioni d’Italia ed il portafoglio continua ad aumentare.

La rinnovata struttura organizzativa di Seapower è oggi pronta a rispondere alle richieste di eventuali ulteriori proponenti per la progettazione definitiva ed esecutiva di nuovi impianti e per fornire prestazioni professionali in cantiere. Nel caso di agrivoltaici avanzati, vale la pena ricordarlo, è previsto, a breve, l’accesso al fondo perduto nonché alla partecipazione alle aste per ottenere incentivi.

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