Allerta meteo rossa, l’Emilia Romagna si prepara: da Bologna a Ravenna tutte le misure in campo

E' massima l'allerta in Emilia Romagna in vista della nuova ondata di maltempo: le decisioni prese dai territori alla luce dell'allerta meteo
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L’Emilia Romagna si prepara ad altre 48 ore di fuoco sul fronte maltempo, con la risalita di un ciclone lungo l’Italia che porterà piogge torrenziali, forti venti e mareggiate, con il rischio alluvione appena due settimane dopo la precedente. La regione si è subito messa all’opera per prevenire il più possibile gli effetti di questa nuova ondata di maltempo e anche le varie province si stanno muovendo in questo senso.

L’invito a tutta la popolazione è di muoversi poco; non andare negli scantinati ma restare ai piani superiori; non spostare le automobili dopo che la pioggia ha iniziato a cadere, farlo possibilmente entro la mezzanotte di oggi. Il consiglio è di ricorrere allo smart working, dove possibile, in accordo con i datori di lavoro“. Così, in una nota, la Regione Emilia Romagna. “È stato attivato – viene sottolineato – un presidio organizzativo molto ampio. Sono state individuate postazioni dove ospitare uomini e mezzi, per essere subito operativi in caso di necessità e vicini ai luoghi più sotto osservazione”.

Ecco le principali misure adottate in Emilia Romagna.

Nuovo allarme Ravone a Bologna: “via Saffi può allagarsi ancora”

Le previsioni dell’Agenzia regionale di Protezione Civile e di Arpae Emilia Romagna indicano per domani allerta rossa per criticità idrogeologica e criticità idraulica in gran parte del territorio regionale, con previsione di piene con interessamento delle zone golenali e degli argini su tutti i corsi d’acqua del settore centro-orientale e possibili significativi innalzamenti dei livelli idrometrici sul reticolo idrografico minore, con associati fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe”. Lo comunica il Comune di Bologna. ”Il Comune ha attivato una cabina di regia permanente, presieduta dal sindaco Matteo Lepore, per gestire l’emergenza ed ha istituito uno sportello per aiutare i cittadini che chiederanno rimborsi al governo nazionale per l’emergenza maltempo. Come concordato durante la riunione di coordinamento, tenutasi poco fa in Prefettura con Sindaci e Protezione Civile, domani a Bologna verrà sospesa l’attività didattica, in via precauzionale, in tutte le scuole di ogni ordine e grado: nidi, scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori. In base all’andamento dell’allerta si deciderà domani se proseguire la sospensione dell’attività anche per il giorno di mercoledì 17”.

Per le giornate di domani e mercoledì si invita la cittadinanza a effettuare solo gli spostamenti necessari, a non sostare nei pressi dei corsi d’acqua e a non sostare sotto agli alberi. Il Sindaco ha emanato un’ordinanza che vieta di accedere e stazionare in parchi e aree verdi adiacenti alle aree fluviali e di stazionare sotto gli alberi in tutti i parchi. È prevista inoltre un’azione congiunta tra Polizia Locale e gli operatori di ASP Bologna per una ricognizione di possibili insediamenti con presenze lungo gli argini dei fiumi. Inoltre il Comune, al fine di ridurre gli spostamenti e il traffico, ha scritto alle aziende e agli Enti della città per invitarle ad adottare il più possibile lo strumento dello smart working per domani e mercoledì. Cosa che avverrà anche per quel che riguarda il Comune e la Città metropolitana di Bologna”.

Per quel che riguarda il torrente Ravone, le previsioni di Arpae “indicano un superamento del livello di preallarme con possibile conseguente allagamento di via Saffi e altri punti limitrofi”, fa sapere ancora il Comune di Bologna. Per quanto riguarda il torrente responsabile nei giorni scorsi di due chiusure di via Saffi, oggi il Comune “è intervenuto nuovamente nel tratto di propria competenza per ripulirlo da detriti. Su via Saffi, in prossimità del locale al civico 22, già sabato erano stati posizionati sacchi di sabbia per il contenimento delle acque limitandone il più possibile la fuoriuscita sulla pubblica via. Oggi pomeriggio verrà rafforzata la barriera e saranno posizionati altri bancali con sacchi di sabbia da utilizzare in caso di esondazione”. Un tecnico della Protezione Civile del Comune in questi giorni “presidierà il Ravone. Come è successo anche venerdì scorso infatti, in caso di fenomeni meteorologici eccezionali, il torrente può alzarsi repentinamente in pochi minuti”. Nella giornata di oggi inoltre il Comune “darà informazioni capillari ai residenti con le istruzioni in caso di possibile esondazione”. Oggi è inoltre stato convocato dall’amministrazione il proprietario del negozio destinatario del provvedimento dei Vigili del Fuoco, “per fare il punto dopo l’ordinanza emessa sabato”. Sempre oggi partono anche i lavori “per posizionare a monte del Ravone una griglia/pettine che impedisca l’entrata nel tratto cittadino di rami, tronchi e detriti”.

Nell’ambito del piano nazionale del Dissesto idrogeologico 2014-2020 il Comune di Bologna, “con la preziosa collaborazione del Consorzio della Bonifica Renana, aveva richiesto a Governo e Regione il finanziamento di interventi a scala di bacino sui rii collinari che negli ultimi anni hanno evidenziato potenziali criticità”. Diversi interventi, sottolinea ancora il municipio, “sono già stati realizzati, inclusa la pulizia e il ripristino dell’efficienza idraulica del canale Navile. Tra questi interventi è prevista anche questa opera volta a contenere concretamente sia il rischio occlusione dell’imbocco che il trasporto solido nel tratto tombinato del torrente Ravone, appartenente al demanio idrico regionale, attraverso la realizzazione di un pettine/griglia nell’alveo di monte“. L’intervento, che dovrebbe concludersi entro la fine di settembre, “sarà realizzato a cura del Consorzio della Bonifica Renana, è cofinanziato dal Comune di Bologna, autorizzato dalla Regione secondo un progetto esecutivo redatto dal Consorzio della Bonifica Renana e approvato in sede di Conferenza dei Servizi il 16 febbraio scorso”. Per quel che riguarda infine le altre strade comunali “sono in corso sopralluoghi di monitoraggio dei tecnici comunali per verificare le situazioni più critiche dove potrebbero avvenire smottamenti”. Al momento, in seguito al maltempo dei giorni scorsi, rimane chiusa via del Poggio, con transito consentito ai soli residenti, mentre sono transitabili con restringimento di carreggiata: via delle Lastre, via di Sabbiuno e via di Iola. Le squadre di tecnici del Verde stanno inoltre effettuando un monitoraggio sugli alberi. Personale del Comune “presidierà i sottopassi più critici che verranno chiusi in caso di allagamento”. Inoltre Palazzo d’Accursio “ha allertato Hera perché effettui un presidio straordinario dei tombini e delle caditoie“.

Lepore: “domani meno spostamenti in auto possibile”

Domani è prevista una situazione meteo particolarmente insidiosa e improvvisa. Questa mattina insieme ai Sindaci dei Comuni capoluogo abbiamo incontrato l’assessore regionale Priolo e la Protezione Civile per valutare la situazione. Insieme alla Prefettura e ai Sindaci dell’area metropolitana ci siamo poi coordinati. Domani tutte le previsioni che ci sono state sottoposte sono concordi, pertanto è bene essere più cauti possibili e dare un messaggio univoco alla popolazione: cioè che è meglio spostarsi in auto il meno possibile. In particolare nel capoluogo questa è la premura principale. Per questo abbiamo innanzitutto deciso la sospensione dell’attività didattica nelle scuole e parallelamente abbiamo scritto alle aziende per invitarle ad effettuare il più possibile smart working, cosa che faremo anche come Comune e Città metropolitana. Sull’area metropolitana particolare preoccupazione destano le aree già colpite la settimana scorsa, in particolare per la condizione di saturazione dei terreni. Valuteremo di ora in ora la situazione e quali saranno i provvedimenti per mercoledì. Chiedo a tutti di collaborare, in particolare alle aziende di essere comprensive e di adattarsi alle esigenze dei propri dipendenti in questa condizione di particolare necessità“. Così Matteo Lepore, sindaco di Bologna.

Maltempo: a Ravenna chiusi anche impianti sportivi e palestre

Si amplia la platea delle attività interessate dalla chiusura, a Ravenna, alla luce dell’allerta meteo. In aggiunta ai servizi educativi, alle scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio-occupazionali, domani resteranno chiusi, su disposizione del Comune, anche le palestre e gli impianti sportivi e saranno sospesi i mercati ambulanti. Sempre domani sarà chiuso anche il Museo Natura di Sant’Alberto, con l’annesso Centro visite del Parco del Delta del Po. Sulla scorta dell’allerta rossa emessa dall’Arpae e dalla Protezione Civile Regionale, la Camera di Commercio della Romagna invita la cittadinanza alla consiglia “alle imprese e alle attività produttive di limitare il più possibile gli spostamenti, anche attivando lo smart working o altre forme di lavoro agile”.

Prefetto di Ravenna: “massima prudenza, evitate spostamenti”

Si raccomanda a tutti i cittadini la massima prudenza. Tutto il sistema di Protezione Civile è mobilitato per prestare, laddove necessario, il soccorso alla popolazione e ai beni del territorio. Si invita la cittadinanza a seguire le indicazioni delle autorità, evitando ogni spostamento non strettamente necessario, ad adottare le misure di autoprotezione e a collaborare per fare in modo di superare questa seconda emergenza. Non bisogna adottare alcun comportamento imprudente, come avvicinarsi agli argini dei fiumi o attraversare anche in auto zone allagate. Questi fenomeni non vanno assolutamente sottovalutati, anche perché spesso imprevedibili e senza precedenti e legati al cambiamento climatico’‘. Lo ha dichiarato il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa alla luce dell’allerta rossa. ”Particolarmente a rischio e da monitorare restano le aree già colpite dalla precedente alluvione (Bagnacavallo, Conselice, Casola Valsenio, Brisighella, Faenza) e tutti i corsi d’acqua primari e secondari, specie quelle i cui argini sono stati danneggiati dagli eventi del 2 maggio – ha aggiunto – Il Centro Coordinamento Soccorsi resterà attivo tutta la notte per seguire l’andamento della perturbazione”.

”Dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani martedì 16 maggio è allarme meteo in tutta la regione Emilia Romagna, per criticità idraulica e idrogeologica su pianura, collina, montagna e costa romagnola”, si legge in una nota della Prefettura. “Secondo i tecnici si è di fronte a una situazione in cui si sommano due rischi, quello idraulico e quello idrogeologico. Le prime precipitazioni sono previste dalla mezzanotte a partire dalla Romagna e si estenderanno poi nella mattinata al resto della regione. Si prevede un accumulo fino a 100mm di pioggia sui rilievi romagnoli, interessato anche l’Appennino nella zona ravennate con valori tra i 60 e 70mm. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17 maggio’‘. ”Nell’intero arco delle 48 ore è previsto un accumulo medio complessivo di circa 150mm di pioggia – prosegue la Prefettura di Ravenna – Rispetto ai fiumi, sui bacini romagnoli affluenti del Reno sono previsti colmi di piena vicini ai franchi arginali, ai massimi storici registrati. Sono inoltre possibili significativi innalzamenti sul reticolo idrografico minore, con fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe. L’allerta prevede anche dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, mentre il vortice depressionario determinerà mare molto mosso sulla costa, che potrà generare anche fenomeni di ingressione marina e erosione del litorale”.

”Rispetto a quanto accaduto il 2 maggio scorso il quadro generale appare più complesso per l’attesa di temporali e per l’innalzamento del livello del mare che potrebbe comportare difficoltà nel deflusso delle acque dei fiumi, infine le criticità riguardano anche le zone rese già fragili dalle precedenti frane – si legge nella nota della Prefettura di Ravenna – La riunione del Ccs segue un incontro tenutosi alle 9 tra il Prefetto Castrese De Rosa, i Prefetti di Bologna, Modena e Forlì- Cesena e i vertici nazionali, regionali e dipartimentali della Protezione Civile, avente ad oggetto un focus sul maltempo in arrivo”.

Per domani per 16 dei 18 Comuni della Provincia di Ravenna è stata disposta la chiusura degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado (fatta eccezione per i Comuni di Massa Lombarda e Cotignola) dei centri diurni per anziani, delle scuole professionali nonché delle dighe foranee – fa sapere la Prefettura di Ravenna – Per la notte è stato predisposto un assetto delle forze dell’ordine che presidieranno il territorio, offrendo supporto ai sindaci laddove dovesse sorgere la necessità di procedere ad evacuazione della popolazione, per altro già disposta dai sindaci per quella più strettamente a ridosso di fiumi o argini collassati in precedenza ovvero vicino a movimenti franosi nelle zone collinari. E’ sempre previsto, grazie ad un già vigente piano operativo di rapida dislocazione delle pattuglie, l’afflusso di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza dai territori meno colpiti verso quelli ove dovessero sorgere particolari e specifiche criticità”. ”Anche l’Esercito è stato coinvolto: una squadra del 66esimo Reggimento Aeromobile Trieste formata da 10 uomini e mezzi sarà alloggiata presso la casa comunale di Castel Bolognese, pronta ad offrire il suo supporto mentre pattuglie formate da militari di stanza al Poligono di Addestramento di Foce Reno supporteranno, a Faenza, le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale nelle loro attività di competenza – si legge nella nota – I Vigili del Fuoco manterranno il livello massimo con tutto il personale e i mezzi disponibili per garantire il tempestivo svolgimento delle operazioni di soccorso, come già assicurato nel corso della prima fase di questa emergenza. Analogamente la Capitaneria di Porto fornirà supporto con i propri mezzi e uomini, vigilando altresì sulla sicurezza del litorale”.

Per quanto riguarda le attività di presidio del territorio, già durante la serata di oggi e nelle prime ore della notte saranno dispiegati e pienamente operativi assetti formati da volontari della Protezione Civile che monitoreranno tutti gli argini dei fiumi e segnaleranno prontamente ogni criticità dovesse sorgere mentre personale dei Consorzi di Bonifica effettuerà analoga attività sui reticoli secondari”. ”Presso il Ccs sarà operativo uno specifico tavolo tecnico dedicato alla viabilità provinciale, dove componenti delle Polizie Locali, Polizia Stradale, Anas, Autostrade, Rfi, Provincia e Comuni valuteranno e affronteranno le eventuali criticità dovessero palesarsi sulla rete viaria e sui trasporti, con particolare attenzione anche ai ponti, sottopassi e viadotti – continua la Prefettura – Sono pienamente operativi nei 18 Comuni della Provincia gli strumenti di allerte telefoniche Alert System per la popolazione previsti nei Piani di Protezione Civile: i cittadini che non sono già inseriti nel sistema possono iscriversi sul portale https:\\registrazione.alertsystem.it, indicando il Comune/Unione dei Comuni di residenza/interesse e poi i loro dati personali e contatti telefonici. Per i 6 Comuni della Romagna Faentina è al momento attiva la sola registrazione tramite app (android o apple) scaricabile dal medesimo indirizzo web. Inoltre è stata fornita adeguata informativa ai gestori degli stabilimenti balneari della Riviera per metterli al corrente dei rischi generati dai previsti moti ondosi”.

Quanto alle strade, alcune restano chiuse (eccetto per residenti e autorizzati) dopo il maltempo della settimana scorsa. Si tratta della Sp 70 Prugno dal km 0+000 al km 5+675 tra Casola Valsenio e Fontanelice; Sp 63 Valletta-Zattaglia (Casola Valsenio); Sp 49 Bicocca (Brisighella); Sp 66 Celle (Faenza); Sp 75 in località Boncellino e Sp 89 Cocchi in località Villanova di Bagnacavallo (Bagnacavallo); Sp 107 Gaiazzona (Conselice). È, invece, istituito il senso unico alternato in alcuni tratti della Sp 306 R Casolana-Riolese; Sp 23 Monticino-Limisano; Sp 302 R Brisighellese-Ravennate in zona Pieve Cesato, ponte sul fiume Lamone.

A Forlì COC attivo, rinforzi della Protezione Civile in arrivo

Scuole e centri diurni chiusi, COC comunale attivato e in arrivo una colonna mobile della Protezione Civile nazionale con 50-60 unità: così Forlì si prepara ad affrontare l’emergenza maltempo. Dà gli ultimi aggiornamenti in apertura del Consiglio comunale, riunito oggi pomeriggio, il sindaco Gian Luca Zattini chiarendo subito che “la situazione è molto grave”. A conclusione delle comunicazioni avute in mattinata da Regione, Protezione Civile e Prefettura, chiarisce che la previsione di precipitazione è di 100 e più millimetri di pioggia nelle prossime 24 ore, che potrebbero concentrarsi in pochissime ore. “La quantità di pioggia è molto importante – prosegue – anche se normalmente preoccuperebbe meno, ma ci troviamo di fronte a un terreno che non ha più capacità di assorbimento e questa massa d’acqua può essere raddoppiata come entità, come effetto sul suolo”.

Inoltre, alle criticità delle precipitazioni, si aggiunge il fatto che “il mare non riceve perché è in corso la mareggiata che va contro lo sbocco dei fiumi, poi ci sono rischi per le frane“. Gli argini dei fiumi nel territorio forlivese sono sotto controllo, assicura: “non ci sono situazioni di preoccupazioni, ma l’idea è di essere molto attenti, perciò abbiamo il COC comunale attivo, abbiamo allertato tutte le realtà”. A conferma che la situazione sarà “importante“, va avanti il primo cittadino, è l’invio deciso dalla Protezione Civile nazionale di una colonna mobile “dirottata su Forlì con 50-60 effettivi e queste attività – chiosa – si fanno in presenza di situazioni critiche”.

L’invito ai cittadini è quello di avere cura della propria sicurezza, di muoversi il meno possibile e di evitare alvei di fiumi e di “stare attenti a situazioni che mostrano fragilità particolari“, e ancora “avere cura anche degli animali“. Il sindaco assicura il contatto continuo poi con i servizi sociali: “abbiamo inoltre predisposto l’eventuale accoglienza in strutture comunali o alberghieri – annuncia – per potenziali necessità di spostamento. Dobbiamo essere vigili, attenti e darci una mano l’un l’altro”. Faro poi per la partita di basket prevista domani sera e che “potrebbe movimentare 3-4 mila persone – chiarisce Zattini – stiamo monitorando, in contatto con la federazione, per capire cosa potrebbe succedere”. Infine, “volevo comunicare la situazione, senza allarmare nessuno – conclude – le scuole saranno chiuse domani come da ordinanza, con possibile chiusura anche mercoledì, speriamo solo sia un brutto sogno al passaggio domani di questa brutta perturbazione”.

A Rimini scuole, palestre e centri diurni chiusi

Anche a Rimini, come nella maggior parte dei Comuni coinvolti dall’allerta meteo rossa, domani le scuole saranno chiuse. E saranno chiusi pure la passerella galleggiante al ponte di Tiberio e il Parco Marecchia, oltre a tutti gli accessi ciclopedonali che ci sono intorno al parco XXV Aprile e la Piazza dell’Acqua. Emessa, e già operativa, anche l’ordinanza del ponticello in via della Zingarina, che è stata già transennata. Resteranno chiuse anche le palestre, i centri sportivi, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio-occupazionali.

Il Comune, visto che dovrebbe iniziare a piovere già stanotte “con picchi elevati di piovosità e con condizioni del mare difficili, che non faciliteranno lo scarico dei percorsi fluviali” vede “condizioni di elevata criticità”. Per questo ha già attivato il Centro Operativo Comunale (COC). Come già annunciato dall’allerta della Regione si prevedono piene sui corsi d’acqua e innalzamenti dei livelli con erosione delle sponde e possibili difficoltà di smaltimento delle acque della rete di bonifica. Pure il mare mosso, e col vento forte, potrebbe invadere la spiaggia e gli stabilimenti. La Protezione Civile comunale, con i suoi 30 volontari “ha già attivato la fase di massima attenzione per seguire l’andamento delle condizioni meteo“. In allerta anche la Polizia locale, con più pattuglie in pronte per la notte e per le giornate di domani e dopodomani, che si occuperanno di monitoraggio del territorio in particolare per le zone vicine al parco Marecchia e di tutti i sottopassi comunali.

Nella Valle del Santerno scattano gli sgomberi

I sindaci della Valle del Santerno, Beatrice Poli (Casalfiumanese), Mauro Ghini (Borgo Tossignano), Gabriele Meluzzi (Fontanelice) e Alberto Baldazzi (Castel del Rio), non solo hanno firmato le ordinanze di chiusura delle scuole per domani e mercoledì, ma anche siglato “con estrema urgenza” le ordinanze di sgomberoper tutte le situazioni che insistono sulle aree potenzialmente più critiche del territorio”, come annunciano loro stessi. Sotto la lente d’ingrandimento dei municipi ci sono le zone colpite nelle scorse settimane da frane e smottamenti, con tanto di arterie stradali sulle quali vigono ancora divieti di transito parziali o totali, ma anche quei punti a ridosso dei corsi d’acqua che potrebbero generare problematiche per l’incolumità pubblica.

Inutile rimarcare il nostro stato di grande preoccupazione per l’evoluzione dello scenario riguardante l’area valligiana ancora provata dall’emergenza dei giorni scorsi”, continuano Poli, Ghini, Meluzzi e Baldazzi. “Abbiamo alimentato senza tregua, e continueremo a farlo fino al termine di questo assurdo periodo, una mirata pianificazione di interventi per arginare i disagi a carico delle comunità e contenere gli effetti di una calamità naturale che ci ha colpiti in pieno. Monitoreremo minuto dopo minuto la situazione con la promessa di aggiornamenti in tempo reale in caso di eventuali problemi. L’invito che rivolgiamo fin d’ora ai cittadini è quello di evitare al massimo gli spostamenti, rispettare scrupolosamente i dettami delle ordinanze firmate e prestare l’assoluta attenzione per la salvaguardia della propria incolumità e la sicurezza pubblica“.

Imola chiude le scuole, pronta palestra con 100 brande

Scuole chiuse per due giorni e palestra Ravaglia pronta con 100 brandine per accogliere eventuali sfollati. A Imola, dove con la nuova allerta meteo preoccupa anche per la ridotta capacità del terreno di assorbire ulteriore acqua e la velocità con la quale si potrebbero alzare i livelli dei fiumi, le scuole saranno chiuse sia domani che mercoledì 17 maggio. Nel pomeriggio, il sindaco Marco Panieri ha convocato il Centro operativo comunale (COC) e, oltre alle scuole, ha sospeso (mercoledì compreso) anche le attività negli impianti sportivi comunali.

Da domani mattina sarà allestito un centro di accoglienza H24 a disposizione di tutta la città, nella palestra di via Kolbe, per i cittadini che dovessero eventualmente essere evacuati e non avessero possibilità di essere ospitati da parenti e amici. Per il pernottamento e l’accoglienza, nella palestra ci sono oltre un centinaio di brandine, coperte e saranno messi a disposizione generi alimentari. “Stiamo predisponendo in queste ore mezzi aggiuntivi della Polizia locale e della Protezione Civile, qualora siano necessari, in collaborazione con le Forze dell’ordine e le associazioni di volontariato per avvisare ed allertare i residenti delle zone ritenute a rischio, vicine a corsi d’acqua e per essere pronti ad attivarsi per presidiare e monitorare il territorio ed essere di aiuto alle persone”, sottolinea il sindaco.

Stasera, intanto, la Protezione Civile e i volontari delle associazioni, sono andati nelle zone colpite dall’inondazione del 2 maggio in quelle più vicine ai corsi d’acqua per informare la popolazione delle norme da osservare. Sorvegliati speciali, insieme ai corsi d’acqua, anche i ponti, i fossi e le zone collinari del territorio, per il rischio frane.

A Modena no chiusura scuole e ponti ma proseguono i controlli

A Modena, con l’allerta rossa per criticità idraulica regionale nella giornata di domani, è stato attivato il monitoraggio notturno del nodo idraulico, ma senza prevedere per ora la chiusura di ponti e scuole. Il livello dei fiumi Secchia e Panaro, infatti, si prevede che rimanga al di sotto dei livelli precauzionali fino alla mattina, ma l’evoluzione del fenomeno verrà seguita con attenzione dai tecnici di Aipo e della Protezione Civile della Sala operativa unica integrata di Marzaglia dalla mezzanotte e almeno fino alla giornata di mercoledì 17 maggio. “Eventuali decisioni su viabilità e chiusura di istituti scolastici verranno assunte nella giornata di martedì. Si raccomanda comunque la massima attenzione negli spostamenti”, segnala il Comune in una nota. Dalle prime ore della giornata di martedì, infatti, si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, più insistenti sui rilievi e nella fascia pedecollinare, con possibilità di piene dei corsi d’acqua, con interessamento delle zone golenali e degli argini. “I residenti sono stati avvisati. Possibili significativi innalzamenti dei livelli idrometrici anche sul reticolo idrografico minore”.

Protezione Civile del Trentino in Emilia Romagna

La Protezione Civile del Trentino è in partenza per i comuni di Modigliana e Dovadola, nella provincia di Forlì-Cesena. L’intervento è stato deciso in conseguenza della richiesta di attivazione avanzata dalla Regione Emilia Romagna al Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Il personale della Protezione Civile trentina sarà impiegato in particolare per attività di monitoraggio del territorio, per scongiurare eventuali problemi idrogeologici, e se del caso di primo intervento. Tre squadre di Vigili del Fuoco volontari andranno a Modigliana e due a Dovadola. Saranno attrezzate con mezzi come fuoristrada, torri faro, pompe e idrovore, carrelli per incendi boschivi e attrezzatura di uso individuale per affrontare le possibili emergenze. Partiranno anche due camion della Protezione Civile attrezzati con gru. In partenza anche personale del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, del Servizio prevenzione rischi e Cue e personale e mezzi della Croce Rossa e anche dei Nuvola per la preparazione dei pasti. In tutto è previsto l’invio in Emilia Romagna di una quarantina di persone. La situazione è in evoluzione e il dispositivo messo a disposizione potrà essere aggiornato in base alle esigenze che emergeranno.

Protezione Civile dal Friuli in aiuto all’Emilia Romagna

Partita questo pomeriggio la Colonna mobile della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia alla volta dell’Emilia Romagna. “Siamo stati per allertati questa mattina presto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile tramite la Commissione speciale e ci siamo subito attivati per portare il nostro aiuto nella destinazione indicata, quella di Predappio”, ha comunicato l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. “Un gruppo di volontari e funzionari raggiungerà la località questa sera – ha spiegato ancora Riccardi -. Sappiamo di poter contare su uomini e donne preparati, che ringraziamo per aver dato la loro immediata disponibilità“. Le squadre si occuperanno di monitoraggio del territorio, anche in previsioni delle condizioni meteo avverse per la giornata di domani. Saranno impiegati in pulizia e messa in sicurezza di zona allagate. Il decreto per la partecipazione della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia per un’azione di supporto alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’emergenza idrometeorologica è stato firmato dal governatore Massimiliano Fedriga e dall’assessore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi. Centomila euro i fondi stanziati. La partenza è avvenuta dopo un briefing con i volontari e con i funzionari della Protezione Civile regionale nella Sala ottagonale della sede di Palmanova.

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