Alluvione Emilia Romagna, l’allerta passa ad arancione: criticità idraulica e rischio frane

Allerta Meteo arancione in Emilia Romagna per criticità idraulica sulle pianure e per rischio frane sulle aree collinari e pedemontane
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L’evoluzione della situazione ha portato al passaggio dello stato di allerta da rossa ad arancione in Emilia Romagna. Stamani, alle 9, si è svolto un briefing tra la Sala operativa dell’Agenzia regionale di protezione civile e il Dipartimento nazionale. Lo comunica la regione Emilia Romagna. È emerso come, al momento, permangano situazioni di rotture/esondazioni sul Lamone (zona Bagnacavallo, nel ravennate), non ancora risolte. Il livello d’acqua nelle campagne è alto, lambisce anche il centro cittadino. Quasi risolta, invece, la rottura dell’argine sinistro del Sillaro; rilevate piccole criticità sul Quaderna e sul Senio, dove sono state fatte alcune evacuazioni.

Nella giornata di ieri, i Vigili del Fuoco (94 uomini nel bolognese, 68 nel ravennate, 61 in provincia di Forlì-Cesena) hanno effettuato oltre 800 interventi; altri 185 sono in coda nel ravennate e nel forlivese (recupero beni, svuotamento cantine). Mobilitati mezzi meccanici per rimuovere terra, fango, detriti; ma anche droni, battelli, mentre da Venezia un elicottero ha integrato quello di Bologna.

Come stabilito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, a partire da stasera saranno operative colonne mobili di Veneto e Toscana a Castel Bolognese e a Imola, per effettuare la pulizia delle case e il pompaggio delle acque. Disponibili altre cinque Regioni: sono pronte a intervenire se richiesto. Si sta valutando di convogliare le organizzazioni nazionali del volontariato di Protezione civile su Faenza.Per quanto riguarda l’esercito, su richiesta delle Prefetture di Ravenna e Bologna, sono state attivate squadre per il monitoraggio degli argini dei fiumi. Oggi è operativa una squadra a Sesto Imolese. Infine, due mezzi aerei sono disponibili a Cervia e a Rimini.

L’allerta meteo per il 5 maggio

Sulle aree di pianura delle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna, dove sono ancora in atto diverse situazioni critiche relative agli affluenti di destra del Reno ed ai fiumi romagnoli, viene emessa per la giornata di venerdì 5 maggio una Allerta idraulica Arancione. Stesso colore anche per il rischio frane sulle aree collinari e pedecollinari delle tre province, dove numerosi sono i dissesti segnalati, con situazioni di abitati isolati e viabilità provinciale e comunale interrotta.

Sono una trentina le criticità attive sul territorio regionale, tra allagamenti, rotture arginali, frane e dissesti. Rispetto ai fiumi gli scenari più attenzionati sono sul Sillaro, il Lamone, il Montone, il Quaderna e Gaiana, mentre le frane più importanti sono localizzate a Fontanelice (Bo), Casola Valsenio e Brisighella (Ra), Modigliana, Dovadola, Tredozio e Predappio (Fc).

Dal punto di vista meteo per venerdì 5 maggio non sono previste piogge sul territorio regionale. Si prevede il progressivo rientro al di sotto delle soglie 2 dei livelli idrometrici lungo tutti i tratti arginati dei corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione interessati dalle piene. Il codice arancione nelle zone di pianura centro-orientale è riferito alle diffuse criticità idrauliche ancora in atto sul territorio.

Non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili del settore collinare centro orientale a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il codice arancione nelle zone montane e collinari centro-orientali è riferito alle numerose criticità idrogeologiche e danni in atto nelle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.

L’allerta è valida per l’intera giornata di venerdì 5 maggio fino alla mezzanotte e si articola su due fenomeni:

  • Criticità idraulica: Allerta Arancione sulle zone B1, B2, D1; Gialla sulle zone C2, D2, D3, F1
  • Criticità idrogeologica: Arancione sulle zone A2, C2; Gialla sulla zona B1.

Nelle successive 48 ore, la tendenza è all’attenuazione dei fenomeni.

 

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