“C’è gente che commenta, anche nei giornali, senza sapere di cosa parla. E’ caduto in 36 ore un quinto del totale della quantità d’acqua che cade in un anno. E tanta acqua così nella storia non era mai caduta da quando si fanno le rilevazioni, 15 fiumi sono andati a rischio esondazione contemporaneamente. Mai successo“: è quanto ha dichiarato il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a Radio24, riferendosi all’ondata di maltempo che ha colpito la regione. “Ce l’ho con gente che a volte non sa di cosa parla e cosa significano bombe d’acqua di questo tipo,” ha proseguito.
Bonaccini ha ringraziato i “colleghi presidenti delle altre Regioni, come il governo, perché stiamo lavorando come un solo uomo“. “Io spero anche che si possa procedere con misure speditive perché poi si chiede lo stato di emergenza nazionale per ricevere le risorse, questo è un territorio che ha subito un terremoto dieci anni fa e subito un danno di oltre 12 miliardi di danni. Dopo dieci anni abbiamo ricostruito oltre il 95% di quello che era crollato e vedrà che anche questa volta tra mille difficoltà sapremo rialzarci con poche polemiche e parlando poco a differenza di molti che parlano a sproposito e rimboccandoci le maniche come sempre“.
“Inizieremo dalle prossime ore l’avvio della quantificazione dei danni in tutto il territorio e speriamo oggi finisca l’emergenza più pesante per la pioggia, ma il rischio di frane e microfrane diventa molto forte in un territorio colpito prima dalla siccità e poi da una caduta d’acqua,” ha evidenziato Bonaccini. “Le attese dal punto di vista del meteo sono buone per oggi, anche se ho visto che la prossima settimana torna a piovere. Noi dovremo nei prossimi giorni stare attenti ai movimenti franosi e microfranosi, perché abbiamo, soprattutto nell’Appenino, quasi tutte le strade provinciali, tra modenese e la Romagna, intercluse da movimenti franosi, abbattimenti di alberi e dissesti che ci costringe ad intervenire anche sulle provinciali e nei territori montani“. “Siamo impegnati da 48 ore a fare tutto il possibile. E ringrazio chi da 48 ore non ha dormito un’ora per dare una mano. Voglio dire alla popolazione che come sempre nessuno rimarrà solo“.
“Dobbiamo fare tutto il possibile per rafforzare tutto il territorio, per rendere gli alberi e i fiumi più puliti, per cercare di costruire argini più robusti, per cercare di intervenire sul dissesto idrogeologico, ma se i cambiamenti climatici portano a questi sconvolgimenti, dalla Marmolada a Senigallia l’anno scorso fino a quello che accaduto ieri qui, noi abbiamo il tema di dover combattere soprattutto il climate change cominciando a ridurre tutti insieme di più e meglio l’inquinamento atmosferico che surriscalda il globo,” ha sottolineato il presidente ai microfoni di Radio24, aggiungendo che “dovremmo tutti darci da fare per riuscire ad andare verso la transizione ecologica e climatica in maniera più rapida“.