Alluvione Emilia Romagna, a Conselice “come due Ridracoli uscite dal Sillaro, l’emergenza non è finita”

Alluvione Emilia Romagna: il vicepresidente Priolo in visita a Conselice, invasa da 50-60 milioni di metri cubi d'acqua
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L’assessore alla Protezione Civile e vicepresidente della Regione, Irene Priolo, ha fatto visita a Conselice, nel Ravennate, uno tra i comuni più colpiti dell’alluvione del 2 e 3 maggio in Emilia Romagna. Insieme al sindaco Paola Pula – si legge in una nota – “hanno ringraziato ‘l’esercito della pace’, ovvero tutta la macchina dei soccorsi che si è messa in moto immediatamente, salvando persone e cose da ulteriori e più gravi danni”.

Molti cittadini, soprattutto chi non è stato colpito, fatica a rendersi conto della gravità di quanto accaduto – ha precisato il sindaco Pula -. Il nostro territorio, con la rottura del Sillaro, è stato invaso da circa 50-60 milioni di metri cubi di acqua: basti pensare che la massima capienza del bacino di Ridracoli è di 33 milioni di metri cubi. L’emergenza non è ancora passata, ci sono diverse perturbazioni ancora in atto”. Il “danno che abbiamo subito non potrà essere affrontato dalle casse comunali, così come in tutti gli altri territori colpiti, e questo è ben chiaro tanto alla Regione quanto al Governo. Siamo in attesa di conoscere le risorse che ci saranno destinate per poi capire come strutturare l’elargizione dei risarcimenti, per questo si chiede una legge speciale e procedure rapide per iniziare con la ricostruzione”.

Nei dati, Conselice ha avuto una superficie allagata di circa 1.800 ettari, un centinaio di case, 5 aziende e 25 aziende agricole, oltre a subire una interruzione del servizio idrico su tutto il territorio per 8 ore. Il bilancio è ancora provvisorio e ha coinvolto realtà produttive molto grandi, soprattutto in ambito agricolo, ma anche industriale. In quanto all’emergenza, “come evidenziato dalla Protezione Civile, non era in alcun modo evitabile per l’incredibile quantità d’acqua che si è riversata sul territorio in poche ore”. Cittadini e imprese sono invitati a fotografare e documentare in ogni modo possibile i danni subiti prima della loro riparazione, in vista di futuri rimborsi.

Per quanto riguarda invece la zona di Imola, alla luce della nuova allerta rossa, proseguirà il presidio e il monitoraggio, da parte della Protezione Civile, dei corsi d’acqua, “in particolare nelle zone di Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e Sasso Morelli, per quanto riguarda il Sillaro, il Ladello e il Correcchio e le aree lungo il fiume Santerno”, fa sapere l’amministrazione comunale. La situazione dopo le alluvioni dei giorni scorsi va man mano migliorando.

Sul fronte delle persone evacuate, “continuano i rientri nelle case ripulite e risistemate e ad oggi si stimano alcune decine ancora fuori dalle proprie abitazioni, rispetto alle trecento iniziali. Per quanto riguarda le strade di competenza comunale, a Spazzate Sassatelli rimangono chiuse al traffico, ad eccezione dei residenti e dei mezzi di soccorso, le vie Benelli e Cardinala“.

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