Alluvione Emilia Romagna: evacuazioni di massa a Ravenna, ancora interi quartieri sott’acqua a Forlì | VIDEO

Alluvione Emilia Romagna, ordine evacuazione per altre 14mila persone a Ravenna: ancora 200 soccorsi da compiere
Alluvione Romagna, le incredibili immagini dalla ricognizione aerea dell'elicottero Drago VF152 sulle zone alluvionate di Forlì
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Il sindaco di Ravenna ha dovuto emettere un altro ordine di evacuazione per circa 14.000 persone, che si aggiungono ai 6.000 già evacuati nei giorni scorsi. Questo perché si teme la piena dei fiumi uniti, il Ronco e il Montone che potrebbero esondare”. Lo dice all’Adnkronos il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa. “Stiamo soccorrendo le persone, abbiamo fatto 200 soccorsi e ne dobbiamo fare ancora altrettanti. Bisogna correre. Stiamo lavorando per cercare di salvare tutte le persone. Al momento non ci risultano dispersi. Le zone maggiormente colpite sono Faenza e la Bassa Romagna”.

Il Comune di Ravenna, inoltre, ha disposto l’evacuazione di 21 case nella località Bastia in via Pasna e in via Acquara. Il provvedimento, spiegano dall’Amministrazione comunale ravennate, è stato adottato a seguito della tracimazione del Cer, il Canale Emiliano-Romagnolo. Per cercare di ripristinare l’argine del canale, almeno in parte, è stata posizionata della terra. Alla luce di quanto disposto per la cittadinanza è obbligatorio lasciare l’abitazione, fino a cessata esigenza. Chi non dispone di luoghi dove riparare può recarsi al punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio, della scuola primaria ‘Campagnoni’, a San Pietro in Campiano.

Maltempo, a Forlì non è ancora finita

Tre morti e centinaia di persone raggiunte e da raggiungere con mezzi speciali non sempre disponibili. Salvataggi dall’elicottero con il verricello. E un disperso ritrovato sano e salvo dopo 11 ore e le speranze ormai ridotte al lumicino. Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini racconta sui social la “notte drammatica” vissuta dalla città, con i tre fiumi che la attraversano che hanno raggiunto il loro massimo livello storico e una massa enorme d’acqua che ha allagato interi quartieri. Ancora adesso diversi sono sott’acqua e le campagne si stanno allagando. La priorità, continua Zattini, è salvare chi rischia ancora la vita.

Sono in arrivo più di 100 Vigili del Fuoco da tutta Italia per darci supporto. È giunta in città una Colonna Mobile della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia con 32 uomini, decine di mezzi, kit idraulici per il pompaggio dell’acqua e fango, pompe automatiche e molto altro”, afferma Zattini. “Gli sfollati sono saliti a più di 200. Domani partiranno i sopralluoghi a scuole ed edifici pubblici. L’emergenza non è ancora finita. La situazione richiede uno sforzo aggiuntivo. Grazie a tutti dell’aiuto”, ha aggiunto.

Situazione molto grave, una realtà difficile che accomuna tutta la Romagna. Abbiamo e stiamo vivendo un dramma enorme. Forlì ha subito l’esondazione di tre fiumi contemporaneamente: una piena che non si era vista negli ultimi 200 anni di storia. Un impatto devastante sulla città e sul territorio“. Lo ha detto il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini a ‘Controcorrente’. “I fiumi hanno tracimato, sormontando gli argini con una massa d’acqua impossibile da descrivere in un momento in cui tutto era saturo – ha aggiunto Zattini – condizione a mio avviso difficilmente ripetibile. Ora non sta piovendo ma ci sono più allagamenti rispetto a ieri”.

Il casello autostradale è chiuso, così come oltre 50 strade e ponte di porta Schiavonia. Le scuole resteranno chiuse tutta la settimana anche perché la situazione è in continua evoluzione, con continui allagamenti anche se non piove e centinaia di richieste ogni cinque, 10 minuti. Per questo al momento c’è bisogno di volontari formati, per gli altri ci sarà la seconda fase della ripulizia. Dunque, conclude il sindaco, “aspettiamoci ulteriori disagi e facciamo squadra. Ci rialzeremo”.

Il vicesindaco Daniele Mezzacapo conferma che la situazione è “drammatica e la forza di lottare arriva da centinaia di militari, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Poliziotti, finanzieri, Vigili, volontari della Protezione Civile e addetti al 118 che stanno lavorando senza sosta salvando numerose vite”. Purtroppo, aggiunge, “alcuni concittadini non sono riusciti a mettersi in salvo in questa catastrofe senza precedenti” e “ci stringiamo accanto alle famiglie, ai cari e agli amici della nostra comunità, in questo momento tragico“. Di certo è “la pagina più nera che la città abbia mai vissuto”.

Il Comune ha creato una raccolta fondi a sostegno delle famiglie e delle realtà più colpite così da portare “un supporto concreto, diretto, rapido e trasparente a chi, in questo momento, ne ha più bisogno“. È possibile donare tramite bonifico bancario al Comune di Forlì all’Iban IT 48 Q 06270 13201 CC0230308064, specificando la causale “Donazione emergenza alluvione”.

alluvione emilia romagna

Maltempo: impiegati anche mezzi e personale Guardia Costiera

In queste ore i mezzi aerei della Guardia Costiera continuano ad operare per il Dipartimento di Protezione Civile, nell’entroterra ravennate. Queste le immagini del complesso intervento dell’elicottero Nemo 12 che – nel pomeriggio di oggi – ha recuperato da un’abitazione una donna in stato di gravidanza. Da questa mattina 9 le persone in pericolo tratte in salvo dall’alto dall’elicottero Guardia Costiera Nemo 12.

Maltempo, elicottero della Guardia Costiera salva donna in gravidanza

Maltempo: a Modena i ponti resteranno chiusi nella notte

A Modena resteranno chiusi tutta la notte e, probabilmente, anche nella giornata di domani, i ponti sul Secchia (Ponte Alto, ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, Ponte Motta a Cavezzo sulla provinciale 468), così come il ponte di Navicello vecchio sul Panaro, il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido e il ponte di strada Gherbella, sempre sul Tiepido, chiuso nel pomeriggio. La decisione è stata presa a seguito dell’allerta rossa per criticità idraulica diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. In tutta la zona Est della città, fa sapere il Comune di Modena, è stato suggerito di prestare attenzione agli scantinati e ai garage interrati: il livello alto di canali e fossi, infatti, potrebbe creare difficoltà al sistema fognario.

In Romagna problemi anche per distribuzione acqua potabile

Il maltempo sta creando in Romagna anche alcune situazioni localizzate di problemi di distribuzione dell’acqua potabile. Ne dà conto Romagna Acque ribadendo come sia “una falsa notizia” quella dell’apertura della diga di Ridracoli: “non c’è assolutamente nulla di vero. La diga è da qualche giorno in situazione di sfioro, ma assolutamente controllata. Non aggiungiamo preoccupazioni a quanto già la popolazione romagnola sta già vivendo”.

Per quanto riguarda invece la situazione idropotabile delle varie località, a Rimini il Marecchia sta esondando nel parco. In caso di ulteriore salita dell’acqua, la parte interrata della Centrale Dario Campana potrà essere allagata, per cui si sta disconnettendo per quanto possibile le macchine presenti nell’interrato. La Centrale è comunque a rischio fermo: nel caso, la produzione verrebbe agevolmente compensata da altre fonti. In provincia, a Morciano la Centrale Vasca Riunione è minacciata dall’esondazione del Conca. In caso di fermo mancherebbero 22 litri al secondo verso Morciano, compensabili dall’Acquedotto della Romagna. A Montescudo l’acqua grezza in ingresso al potabilizzatore di Santa Maria del Piano, proveniente dalla galleria drenante sul Conca, ha mostrato da stamattina un repentino incremento di torbidità; sull’impianto sono impostati blocchi automatici per torbidità; è stata avvisata Hera e in caso di blocco si potrà sostituire la risorsa sollevando dalla fascia costiera. A Verucchio l’intera area del sito Zaganti è a rischio esondazione del Marecchia.

Ora sono attivi nel sito lo spillamento dall’Acquedotto della Romagna ed il sollevamento alla centrale Erta dell’acqua che alimenta tutto il Comune; per una lavorazione in corso nell’ambito del cantiere del nuovo potabilizzatore il sito è distaccato da Enel e per due giorni alimentato con gruppo elettrogeno. In caso di esondazione l’impianto è a rischio fermo, con conseguente mancanza di alimentazione idrica al territorio del Comune. In provincia di Forlì-Cesena, a Savignano, a causa della rottura della rete di distribuzione di Hera, il serbatoio è vuoto. E’ in corso il ripristino. A Forlì il Pozzettone consegna di via Cerchia è allagato, ma la fornitura è ancora garantita. Manca la fornitura Enel agli impianti Diaz e Pandolfa, e in sede. C’è un allarme da Impianto Romiti, attualmente in condizionamento, molto probabilmente completamente allagato dalla piena del Montone. Alta torbidità in ingresso è segnalata agli impianti di Rocca San Casciano, Modigliana, Premilcuore e Tredozio. A San Mauro Pascoli sono allagati i locali dell’impianto Pozzi Fontanelle ed è stata fermata la produzione dell’impianto di Alberazzo. A Ravenna all’impianto Standiana, per prevenire possibili allagamenti, sono state effettuate pannellature sugli ingressi dei locali sollevamento, filtri a carbone e cabine elettriche. E’ chiusa la strada di accesso all’impianto.

La situazione degli ospedali

Gruppi elettrogeni, piani di emergenza e doppi turni del personale. Così la sanità dell’Emilia Romagna sta cercando di ‘tenere botta’ contro l’ondata di maltempo che ha colpito in particolare Bologna e la Romagna in questi due giorni. Una situazione “difficile ma sotto controllo”, assicura la Regione, che oggi ha convocato le direzioni generali di tutte le aziende sanitarie per fare il punto della situazione. Al momento il quadro più critico riguarda l’ospedale di Loiano, sull’Appennino bolognese, che risulta “inaccessibile a causa di frane che hanno momentaneamente interrotto la viabilità”. Sempre in provincia di Bologna, l’ospedale di Budrio ha dovuto sospendere sia le attività specialistiche non urgenti sia quelle chirurgiche. La struttura ha infatti accolto 15 pazienti dal centro Inail di Vigorso, che è stato evacuato stamattina. Nello stesso ospedale sono state trasferite anche tre persone che erano in ossigenoterapia a domicilio. Sul resto del territorio regionale, assicura la Regione, “sono garantite ovunque le urgenze, a partire dagli interventi chirurgici e i trattamenti che non possono essere differiti, come per esempio quelli oncologici. Dove il personale ha incontrato difficoltà in queste ore a raggiungere il posto di lavoro, la copertura è stata assicurata da chi ha prolungato il proprio turno in attesa della sostituzione”.

Nelle aree più colpite come la Romagna, Imola e appunto Budrio è stato deciso per domani, giovedì 18 maggio, e per venerdì 19 di sospendere le attività specialistiche ambulatoriali che possono essere riprogrammate. Una scelta fatta soprattutto per “tutelare i pazienti che dovrebbero spostarsi” in considerazione della difficile situazione viaria e delle raccomandazioni a restare in casa. Le visite saranno riprogrammate senza alcuna mora a carico dei cittadini. Per gli sfollati, la Regione garantirà assistenza sanitaria e supporto psicologico. Le aziende sanitarie che si trovano nelle aree meno colpite dall’emergenza hanno anche offerto disponibilità di posti letto per trasferire i pazienti dalle zone in difficoltà, ma questa “esigenza per ora non sussiste. Anche le aziende private accreditate hanno assicurato il proprio sostegno”. E’ poi “monitorata con attenzione” la situazione delle strutture per anziani e disabili, che in alcuni casi sono stati portati ai primi piani per precauzione. Per quanto riguarda i danni, i tecnici sono già operativi per valutare le conseguenze di allagamenti, infiltrazioni e cali di corrente elettrica. “Sono ore molto difficili per la nostra regione – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini – se a essere colpita è particolarmente la Romagna, a rispondere è tutta l’Emilia-Romagna. Ringrazio le direzioni delle aziende, tutto il personale sanitario, i volontari e i tecnici per la grande disponibilità dimostrata in queste ore. Come sempre, la nostra regione è capace di reagire insieme, con efficienza e generosità, alle difficoltà, e questo vale anche per il nostro servizio sanitario”.

Maltempo: anche domani treni ridotti, rallentamenti e deviazioni

Proseguiranno anche per l’intera giornata di domani la riduzione del numero di corse, le deviazioni e i rallentamenti per i treni Alta Velocità, Intercity e regionali che percorrono le linee Av e convenzionale fra Firenze e Bologna. Così Fs, indicando che “rallentamenti e cancellazioni si ripercuoteranno su tutta la circolazione lungo la dorsale nord-sud, sull’asse Milano-Roma e Venezia-Roma“. La riprogrammazione si rende necessaria per gli effetti anche sulle infrastrutture ferroviarie del forte maltempo e degli allagamenti che continuano a interessare tutta l’area fra Emilia Romagna, Marche e Toscana. A causa delle difficoltà generate dal perdurare del maltempo, la riattivazione della circolazione ferroviaria sulla linea Adriatica tra Bologna e Rimini è prevista al momento per le 6 di lunedì 22 maggio.

Dalle 17 è ripresa con alcuni rallentamenti la circolazione sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta. Riattivata la circolazione anche tra Firenze e Marradi. Al momento non è possibile fare nessuna previsione di riattivazione per le altre linee dove la circolazione è interrotta: Bologna-Ravenna, Ferrara-Ravenna-Rimini, Faenza-Ravenna, Faenza-Marradi. I tecnici di Rfi sono pronti a intervenire appena le condizioni consentiranno di verificare lo stato dell’infrastruttura e avviare gli interventi di ripristino della sua piena efficienza in totale sicurezza. Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Roma-Caserta-Foggia con un aumento dei tempi di percorrenza. Sarà assicurata parte dell’offerta dei treni Intercity notte che seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Terontola-Falconara-Ancona-Lecce. Sulla linea Av Trenitalia ha utilizzato treni in doppia composizione per garantire più posti ai viaggiatori, in considerazione della necessaria riduzione di corse.

alluvione ferrovia tra Sant'Agata sul Santerno e Lugo
La ferrovia tra Sant’Agata sul Santerno e Lugo, nel Ravennate

Maltempo: continua il sostegno delle Forze Armate nelle aree colpite

Otto elicotteri, un velivolo a pilotaggio remoto (Uav), 16 gommoni, 9 battelli, satelliti, due velivoli Eurofighter e due velivoli Tornado per attività di ricognizione: questi i mezzi messi in campo dalla Difesa italiana a seguito degli eventi meteorologici in Emilia Romagna e Marche. Lo ha reso noto un comunicato del ministero della Difesa. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, gia’ ieri, aveva disposto allo Stato maggiore della Difesa di attivare il Comando operativo di vertice interforze (Covi) per dare la massima assistenza alle prefetture colpite dal maltempo. Nella notte tra il 16 ed il 17 maggio, l’Esercito ha impiegato un elicottero NH90 del settimo Vega reggimento di Rimini con verricello e con la capacità di operare nelle ore notturne e sono stati impiegati 12 gommoni con equipaggio in sostegno ai Vigili del fuoco forniti provenienti dal dall’ottavo reggimento genio guastatori Folgore di Legnano, dal reggimento Lagunari e dal reggimento genio ferrovieri di Bologna.

Nell’area di Forlì è stato allestito da militari un’area ricezione sfollati presso il palazzetto dello sport del comune di Lugo (Ra), su richiesta della prefettura di Ravenna Marina. Gli equipaggi del 15esimo Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza sulla base di Cervia, reparto specializzato nell’attività di ricerca e soccorso aereo, sono stati impegnati dal tardo pomeriggio di ieri, con quattro elicotteri HH139 dell’83esimo Centro Sar (Search and rescue – Ricerca e soccorso). Da questa mattina Esercito, Marina militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri, hanno incrementato il loro sostegno nelle aree colpite dall’alluvione. L’Esercito ha schierato personale per il controllo degli argini del fiume Savio, e sono stati resi disponibili ulteriori due elicotteri NH90, un elicottero UH205, un elicottero UH205A e un HH-412-A oltre a 2 Plotoni pubbliche calamità.

La Marina militare ha reso disponibile un elicottero NH90 ed ha fatto affluire nelle aree di Imola quattro gommoni provenienti dal Gruppo operativo subacquei del Comsubin e dal Nucleo Sdai (Sminamento difesa anti mezzi insidiosi) e fucilieri di marina della Brigata Marina San Marco. L’Aeronautica Militare ha reso disponibile un ulteriore elicottero HH139 ed ha messo a disposizione un velivolo a pilotaggio remoto per la ricognizione e sorveglianza delle zone alluvionate di difficile accesso ai soccorsi. Per le attività di ricognizione delle aree colpite sono stati impiegati due velivoli Eurofighter e due velivoli Tornado. L’Arma dei Carabinieri ha inviato nell’area di Ravenna due battelli gonfiabili, 60 militari dei reparti mobili e 100 militari della Legione Emilia-Romagna, sono circa 800 i Carabinieri che operano nelle province interessate dall’alluvione. Gli assetti altamente specializzati della Difesa, fin dalle prime ore dell’emergenza maltempo, sono stati attivati ed impiegati per prestare soccorso alle persone in pericolo di vita e restano pronti a fornire ulteriore sostegno alla Protezione Civile.

La Guardia di Finanza partecipa ai soccorsi nei confronti delle popolazioni colpite dell’alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna. Tratti in salvo un’anziana signora isolata da due giorni a causa di una frana in località Dovadola (FC) e una famiglia in località Sarsina (FC). Salvata dai sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale di Rimini (R.O.A.N.) un’intera famiglia a Forlì.

Le operazioni dell'Aeronautica Militare nelle zone colpite dal maltempo in Emilia Romagna

Maltempo: riaperta la stazione di Pesaro sulla A14

In attenuazione le forti piogge che da ieri stanno interessando soprattutto i settori orientali dell’Emilia-Romagna determinando diffusi allagamenti nell’area romagnola, dove in molti casi lungo la A14 l’acqua ha raggiunto il piano viabile. Continuano, riferisce Autostrade per l’Italia, le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia, composta da oltre 100 uomini e circa 50 mezzi, arrivati anche dalle altre direzioni di tronco di ASPI a supporto del presidio bolognese. Nel tratto marchigiano della A14 si segnala la riapertura della stazione di Pesaro, precedentemente chiusa in entrata verso Bologna e in uscita da Ancona. Al fine di ridurre la congestione in corrispondenza della zona di Rimini/Cesena, rimane attiva la sola uscita obbligatoria, per i mezzi pesanti con massa oltre le 7,5 tonnellate, ad Ancona Nord. Nel tratto emiliano della dorsale adriatica restano temporaneamente chiusi al traffico i seguenti tratti autostradali della A14 Bologna – Taranto: tra il bivio con la Diramazione di Ravenna e Cesena Nord in direzione Ancona; tra Rimini Nord e Faenza in direzione Bologna. Sono terminate le code sulle uscite obbligatorie. Le squadre di Aspi stanno inoltre operando nel territorio di Cesena in collaborazione con le Istituzioni locali. Per gli utenti che, provenendo da Milano percorrono la A1 diretti verso le regioni adriatiche del centro e sud Italia, si consiglia fortemente di proseguire lungo la A1, per poi all’altezza di Roma procedere tramite la A24/A25 verso il versante adriatico. Percorso inverso per chi da Abruzzo, Molise e Puglia intende raggiungere le regioni del nord.

Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto:

 

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