Calabria, i Calanchi bianchi di Palizzi: dove si può camminare sulla Luna rimanendo sulla Terra

I calanchi di Palizzi sono particolari colline caratterizzate da accentuati fenomeni di erosione prodotti principalmente per l'effetto dello scorrimento delle acque su rocce argillose
calanchi palizzi
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Selvaggi, affascinanti, scolpiti dal tempo: sono i calanchi, particolari colline caratterizzate da accentuati fenomeni di erosione prodotti principalmente per l’effetto dello scorrimento delle acque su rocce argillose. In Italia sono molti i siti dove è possibile osservare queste zone che sembrano un vero e proprio museo a cielo aperto. Il termine calanchi indica i solchi nel terreno lungo il fianco di un monte o di una collina che rappresentano drenaggi stretti e affilati. I calanchi si dispongono di solito a gruppi di piccole valli confluenti in alvei maggiori.

La formazione dei calanchi è data dall’erosione superficiale dovuta alle acque di ruscellamento, a questo si unisce l’effetto dovuto alla gravità che innesca fenomeni di scivolamento verso valle del materiale eroso. I calanchi si formano in presenza di determinate condizioni, quali la presenza di rocce argillose, la presenza di fratture che permettono l’infiltrazione dell’acqua nella roccia e ne aumentano il potere erosivo, la scarsità di vegetazione, un pendio che favorisce il ruscellamento, l’esposizione dei versanti argillosi verso sud e, infine, condizioni climatiche particolari che portano a fenomeni piovosi intensi e concentrati in pochi periodi dell’anno.

Calanchi bianchi di Palizzi

Esempio lampante di tale fenomeno si può riscontrare lungo tutta la fascia ionica della Calabria centrale e meridionale, in cui affiora, in maniera più o meno continua, una successione sedimentaria di età pliocenica, costituita da un’alternanza ritmica di marne e calcari, assimilata alla formazione dei Trubi.

Nei pressi di Palizzi Marina, in provincia di Reggio Calabria, è presente uno degli affioramenti più conosciuti di questa formazione. Ci troviamo nella costa dei Gelsomini, sul versante ionico della Calabria, affacciati sul Mar Ionio. Il sito dei Calanchi rappresenta un patrimonio naturalistico di grande rilevanza geologica e naturalistica che affascina i viaggiatori che attraversano la SS106.

Le bellezze naturali

Tra le caratteristiche naturali di questo sito, sono sicuramente i “ponsai” ( alberi nani) cresciuti così naturalmente per lo scarso nutrimento trovato in questo terreno argilloso. Si differenziano dai “bonsai” che sono alberi nani ottenuti tramite una tecnica specifica. In questo luogo è possibile notare anche dei pezzetti di zolfo, dovuti ad un processo di fossilizzazione di una probabile foresta esistita secoli fa. E’ stato anche fatto notare dagli esperti anche alcune rare specie di piante autoctone, in via di estinzione, fra queste spicca il Ginepro.

Un paesaggio magico e selvaggio, i Calanchi rappresentano un patrimonio di grande rilevanza geologica e naturalistica, tuttavia ancora poco battuto, che affascina i viaggiatori che attraversano la SS106. Questi giganti bianchi vi lasceranno senza parole e vi regaleranno scorci di rara bellezza, immersi nell’incontaminata natura calabrese.

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