Immagini ad alta risoluzione del sistema a disco di detriti di Fomalhaut, realizzate dal James Webb Space Telescope (JWST) mostrano una cintura di asteroidi scoperta di recente e le prove di un sistema planetario complesso e forse attivo: lo riporta un articolo su Nature Astronomy.
Fomalhaut, una stella di 440 milioni di anni a circa 25 anni luce dal nostro Sistema Solare, ospita uno dei più importanti dischi di detriti conosciuti: polvere, detriti e altri resti di collisioni che circondano una stella. Due anelli nel disco di detriti di Fomalhaut sono considerati paragonabili alla Fascia principale e alla Cintura di Kuiper nel nostro Sistema Solare. La sensibilità di JWST ha rivelato caratteristiche complesse delle cinture che non erano state osservate prima.
András Gáspár e colleghi hanno analizzato le immagini del sistema di detriti attorno a Fomalhaut utilizzando il Mid-Infrared Instrument a bordo di JWST. Le immagini mostrano un anello esterno precedentemente noto considerato analogo alla fascia di Kuiper, nonché una stretta fascia intermedia mai osservata prima che potrebbe essere guidata dall’influenza gravitazionale di pianeti invisibili, suggerendo la presenza di un pianeta nello spazio tra le cinture. La cintura intermedia appena scoperta è disallineata rispetto alla cintura esterna e gli autori suggeriscono che potrebbe essere stata l’origine di una nube di polvere precedentemente nota generata da una collisione. Le immagini rivelano anche una grande nube di polvere all’interno dell’anello esterno, che gli autori hanno chiamato “Great Dust Cloud“, potenzialmente creata da un’altra collisione.
Le strutture delle cinture di detriti, il loro allineamento e le prove di eventi di collisione suggeriscono che Fomalhaut sia circondato da un sistema planetario dinamicamente attivo, hanno concluso gli autori.
Intravisto il pianeta fantasma Fomalhaut-b
Il telescopio spaziale Webb potrebbe avere quindi intravisto il pianeta fantasma Fomalhaut-b, in orbita attorno a Fomalhaut, sulla cui reale esistenza ci sono da sempre molti dubbi. I risultati del nuovo studio suggeriscono la presenza di almeno un pianeta, anche se difficile da individuare. Fomalhaut è una delle stelle più luminose del cielo notturna, nota come “la bocca della balena”, e da anni è al centro di un animato dibattito scientifico, sin da quando nel 1983 il telescopio spaziale Iras osservò quel che secondo molti erano i segni inequivocabili della presenza di un disco circumstellare, ossia polveri e detriti al cui interno erano presenti pianeti in formazione. Nel 2008 alcuni ricercatori riuscirono a osservare un puntino luminoso che venne identificato come un pianeta, il primo ad essere mai stato fotografato in modo diretto nella luce visibile. Quell’interpretazione venne però contestata da molti astronomi, tra cui anche Gáspár, in quanto il presunto pianeta non era invece visibile in altre lunghezze d’onda, risultava di fatto un fantasma.
Webb avrebbe dunque consentito di scoprire nuovi preziosi dettagli dei tanti oggetti e polveri che circondano la stella: sono identificabili almeno 2 anelli di detriti, in cui sono presenti oggetti anche piuttosto grandi come Plutone ed Eris. Il particolare allineamento dei 2 anelli di detriti sarebbe la prova dell’esistenza di almeno un pianeta difficile da osservare e di un sistema planetario molto dinamico, ossia in continua evoluzione.