Covid, l’OMS pubblica il piano strategico per i prossimi due anni

L'OMS ha pubblicato il piano strategico per il Covid-19 per i prossimi due anni : "il virus è qui per restare e va affrontato insieme alle altre malattie infettive con lezioni apprese"
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“Sebbene ci troviamo in una posizione molto più forte nell’affrontare la pandemia di Covid-19, il virus è qui per restare e i Paesi devono gestirlo insieme ad altre malattie infettive”. Lo ripete ancora una volta l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che oggi ha pubblicato il suo quarto Piano strategico per Covid, una guida per i prossimi due anni. Il Piano strategico globale di preparazione e risposta (Sprp), aggiornato al 2023-2025, indica la strada per gestire il virus nella transizione da una fase di emergenza a una fase in cui si dovrà attivare invece una risposta sostenuta a lungo termine, spiega l’agenzia Onu per la salute.

Il documento viene diffuso alla vigilia di un importante vertice: domani, giovedì 4 maggio, si riunisce infatti per la 15esima volta il Comitato di emergenza (Ihr Emergency Committee) su Covid. Questo organismo dovrà valutare se ci sono le condizioni per chiudere l’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic) dichiarata il 30 gennaio 2020, ed emettere un parere per il Direttore Generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Piano strategico 2023-2025

Il piano strategico 2023-2025, spiega l’Oms, “sarà utile nel guidare i Paesi nella gestione di Covid, indipendentemente dal fatto che la pandemia rimanga o meno un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale“. “Mentre la pandemia di Covid-19 entra nel suo quarto anno – sottolinea il Dg Tedros nell’introduzione al Piano strategico – noi abbiamo tutte le ragioni per sperare. Al momento della scrittura di questo piano il numero di decessi segnalati settimanalmente è al suo minimo dall’inizio della pandemia, e nella maggior parte dei Paesi, la vita è tornata alla ‘normalità. Tuttavia, milioni di persone continuano ad essere infettate o reinfettate da Sars-CoV-2, migliaia muoiono ancora ogni settimana e molte domande restano aperte sul potenziale emergere di nuove varianti che potrebbero provocare nuove ondate”.

“In questo momento di speranza e incertezza – prosegue il Dg – l’OMS ha aggiornato il suo Piano per il periodo 2023-2025. Quello precedente, pubblicato nel 2022, delineava due obiettivi: ridurre la circolazione di Sars-CoV-2 e diagnosticare e trattare COVID per ridurre mortalità, morbilità e sequele a lungo termine. Ora se ne aggiunge un terso: sostenere i Paesi durante la transizione da una risposta di emergenza a una a lungo termine. Questo è un passaggio cruciale. Non proponiamo che i Paesi abbandonino i pilastri che servivano da fondamento per la risposta alla pandemia”. Quella che viene prospettata è un’ulteriore evoluzione, un altro passo avanti.

“Sulla scia di così tante perdite e sconvolgimenti, dobbiamo ora ripristinare e rafforzare i sistemi sanitari – che sono stati devastati – pur sostenendo i guadagni ottenuti durante la pandemia”, evidenzia il capo dell’OMS. Fra i vari punti, il nuovo piano pone “forte enfasi sulla necessità di affrontare la condizione post-COVID (chiamata anche Long COVID), che sembra insorgere dopo il 6% dei casi sintomatici di COVID”, dice il Dg Tedros. “Le dure lezioni di COVID stimolino un forte impegno nella preparazione pandemica. La risposta al COVID è stata costosa, ma il costo sarà maggiore se non riusciamo a costruire su quegli investimenti un impegno costante per la scienza e la sanità pubblica”

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