Domani si celebra la Giornata del latte, Confargricoltura Bologna: “Tuteliamo l’oro bianco che nutre il pianeta”

Domani sarà la Giornata del latte, al riguardo la Confargricoltura della Città metropolitana di Bologna lancia l'appello perché il latte venga tutelato, in Italia è un settore trainante
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Con un valore della produzione di circa 5,5 miliardi nella fase agricola e 16,5 miliardi di quella commercializzata per la fase della trasformazione, il lattiero caseario è uno dei settori trainanti dell’agroalimentare italiano. E il latte, soprattutto nella crescita, secondo evidenze scientifiche rappresenta una delle principali fonti di proteine nobili per la corretta dieta alimentare degli italiani e della popolazione mondiale. Lo sottolinea Confagricoltura alla vigilia della Giornata Mondiale del Latte, che si celebra il 1° giugno.

Guardando agli ultimi anni, l’offerta di latte bovino nazionale è aumentata sensibilmente e l’Italia, dal 2015 ad oggi, è passata dal 75% circa a poco meno del 100% di autoapprovvigionamentoraggiungendo una quasi sostanziale autosufficienza, con una produzione pari a quasi 13 milioni di tonnellate di consegne. Quella di latte ovicaprino, da alcuni anni si attesta stabilmente intorno alle 500mila tonnellate annue.  

Perché celebrare la Giornata del latte

Gli allevatori hanno raggiunto maggiori produzioni sostenendo importanti investimenti, soprattutto in innovazione, qualità e benessere animale, raggiungendo standard mai conseguiti in precedenza. Il mercato ha premiato questi sforzi e ha chiesto più latte nazionale, anche nel periodo della pandemia. La doppia alluvione delle ultime settimane ha però colpito duramente il settore nella Città Metropolitana di Bologna, causando ingenti danni alle aziende agricole.

“La zootecnia da latte gioca un ruolo centrale nell’agricoltura bolognese e per noi la Giornata del Latte ha un significato particolare. Ancor di più oggi, dopo che l’ondata di maltempo, con frane e alluvioni, ha colpito gli allevamenti in maniera diretta e indiretta. Ci sono stati allevamenti isolati, dove per superare le difficoltà di approvvigionamento di cibo e acqua per gli animali è stata una vera e propria sfida. Ma frane e alluvioni hanno causato danni anche a foraggi e seminativi, quindi alle materie prime per l’alimentazione bovina. È il momento di sostenere con concretezza e convinzione in questa filiera, sono necessari investimenti massicci in nuove tecnologie e strumenti all’avanguardia per cercare di garantire alle imprese una ripresa veloce” commenta Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna. “Il tempo dell’attesa è terminato: le Istituzioni devono dare risposte in tempi celeri”.

I dati di Confargricoltura del latte vaccino in Italia

In questa direzione, Confagricoltura evidenzia che l’innovazione del sistema zootecnico italiano ha portato già a degli importanti risultati. Infatti, secondo gli ultimi dati pubblicati da ISPRA, il sistema produttivo ha ridotto complessivamente le emissioni di gas serra di circa il 13% nel periodo 1990-2021; nello stesso periodo, se si considera il solo metano, la riduzione osservata arriva al 13,8%, soprattutto grazie allo sviluppo degli impianti di biogas che, attraverso la digestione anaerobica dei reflui zootecnici, evitano la dispersione del metano in atmosfera. L’80% della produzione di latte vaccino in Italia è concentrata i quattro regioni (Lombardia 46%, Emilia-Romagna 16%, Veneto 9% e Piemonte 9%). La spesa annua delle famiglie per i prodotti lattiero-caseari è di circa 20 miliardi di euro.

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