Dopo giorni di ruggiti l’Etna si sveglia: fremente attesa per l’eruzione

La Protezione civile ha aggiornato il livello di allerta da rossa ad arancione per l'Etna, ma resta l'"Altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava"
MeteoWeb

Come avevamo anticipato sulle pagine di MeteoWeb nei giorni scorsi, per una nuova eruzione dell’Etna era solo questione di tempo. I segnali di un risveglio infuocato del vulcano siciliano c’erano tutti. Oggi, la Protezione civile aveva emanato allerta rossa per il rischio di imminente eruzione. In serata il livello di allerta è stato aggiornato Arancione per l’Etna, ribadendo l'”Altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava“.

Il capo del dipartimento regionale, Salvo Cocina, ha invitato i comuni ad attivare i centri operativi comunali, le proprie strutture e il volontariato nonché le misure previste nel Piano di Protezione civile. L’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia aveva comunicato nelle scorse ore che dalle analisi delle immagini della telecamera termica di Bronte si osserva a partire dalle 17 attività esplosiva dal cratere Bocca Nuova. Al momento non si segnala emissione di cenere.

Dal punto di vista sismico continua l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori alti e la sorgente del tremore risulta localizzata tra il cratere Bocca Nuova e il cratere di sud-est ad una profondità di circa 2,5 km. Dalle 16:44 è in corso uno sciame sismico nell’area sommitale etnea. L’evento più inteso (magnitudo 1.9) è stato registrato alle 17.

Etna, Mattia (INGV): “seguiamo l’evoluzione, possibile attività eruttiva”

Da stamane è cominciato ad alzarsi il livello del tremore. Questo, associato ad alcuni segnali di variazione di specifici strumenti particolarmente sensibili, hanno fatto scattare un primo livello di allerta”. Lo ha dichiarato all’AdnKronos il vulcanologo dell’Ingv Mario Mattia, in merito all’attività vulcanica dell’Etna. “Nel pomeriggio, alle 17 – aggiunge – abbiamo osservato l’attività esplosiva dal cratere della bocca nuova nella zona sommitale del vulcano visibile, per così dire, anche dalla rete infrasonica. In contemporanea è iniziato anche uno sciame sismico. Stiamo seguendo questa evoluzione. È possibile che vi sarà una attività eruttiva ma non sappiamo di che tipo poiché non prevedibile”.

Aggiornamento

Dalle valutazioni emerse durante la riunione di oggi con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto, per il vulcano Etna, il passaggio di livello di allerta al livello ”giallo” – attività eruttiva da bassa a media.

Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per l’Etna sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo e Sezione di Palermo) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente – si legge in una nota- L’innalzamento del livello determina un incremento del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture di protezione civile. Tali informazioni consentono alla struttura di protezione civile della Regione Siciliana di allertare le strutture territoriali di protezione civile e adottare eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale“.

Occorre tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste“.

 

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