Due nascite di lanari nel progetto LIFE LANNER | FOTO

Nell’ambito del progetto Europeo LIFE “LANNER” in questa nuova stagione riproduttiva 2023 hanno deposto delle uova due diverse coppie di lanari
lanario che imbocca i pulli
MeteoWeb

Nell’ambito del progetto Europeo LIFE “LANNER” in questa nuova stagione riproduttiva 2023 presso le strutture del CRAS “lago di Vico” hanno deposto delle uova due diverse coppie di lanari. Si tratta di un altro grande passo in avanti per il progetto LIFE di cui l’Ente Monti Cimini – RN Lago di Vico è capofila, che ha tra i suoi scopi, anche la riproduzione in cattività di alcune coppie di Lanario per poter liberare in natura giovani per il ripopolamento. 

La prima coppia Gea e Atlante, ormai storica, che aveva deposto anche nella scorsa annata riproduttiva, quest’anno ha deposto 3 uova: due non fertili, mentre il terzo uovo si è schiuso. Purtroppo, il pulcino è nato con evidenti difficoltà ed è deceduto al quinto giorno di vita. La nuova coppia, Sirio e Penelope, ha deposto per la prima volta quest’anno e ha prodotto 4 uova. 

Di questa covata 3 uova hanno schiuso, mentre la quarta è risultata non fertile. Delle 3 uova, una si è aperta con difficoltà ed il pulcino è morto al terzo giorno. Tutte le dinamiche di mancata fecondazione, nascite con difficoltà dei pulcini e morti precoci rientrano nelle normali dinamiche che possono accadere “al nido” e l’uomo non può che seguire questi eventi naturali. Per facilitare al massimo le nascite in condizioni favorevoli e controllate, tutte le uova sono state rimosse dai nidi al 20° giorno di incubazione naturale, sostituite sotto la madre con uova finte e posizionate nell’incubatrice nella stanza nursery del CRAS, allestita con i fondi LIFE. 

 I due pulcini nati della nuova coppia sono stati rimessi nel nido dai genitori ottavo giorno di vita e attualmente sono in ottime condizioni. Rimarranno nel nido fino al 28°/30° giorno quanto saranno spostati nell’hacking box per prepararli alla liberazione. Queste nuove nascite avvalorano i protocolli che il personale dell’Ente Monti Cimini sta mettendo a punto per dei programmi riproduzione e liberazione di lunga durata, tutti volti alla salvaguardia dall’estinzione di questo falco, il cui status di conservazione resta critico. 

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