Emergenza in Emilia Romagna, Santanché: “la Regione è pronta per i turisti”

Il ministro del Turismo Daniela Santanché a Rimini per la presentazione turistica dei territori emiliani colpiti dall'alluvione ha dichiarato la sua stima per come la popolazione abbia reagito e sia pronta per il turismo
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La ministra del Turismo Daniela Santanché a Rimini al termine della presentazione turistica dei territori colpiti dall’alluvione promossa dal ministero e da Enit insieme ad Apt Emilia-Romagna. “Ho grande rispetto per la tragedia che c’è stata. Però grazie a Dio le coste sono salve da quello che è stato e quindi dobbiamo assolutamente dare un’immagine positiva, perché, come si è visto, l’Emilia-Romagna è pronta per ospitare, come ha sempre fatto nel migliore dei modi, e non dobbiamo assolutamente far passare l’immagine, come purtroppo sta passando soprattutto sui giornali stranieri, che è sommersa dall’acqua“.

Il pericolo, secondo la Santanchè, è che “dopo la tragedia che c’è stata si andrebbe incontro anche a una tragedia economica. Questo è un popolo che vive di turismo e quindi dobbiamo sostenerli ed aiutarli“. La campagna “di promozione e di sostegno” riguarderà “i mercati di riferimento, che sono la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Francia e quelle regioni italiane dove hanno più turisti che vengono in Emilia-Romagna. I romagnoli che si sono rimboccati le maniche “hanno dato una lezione di dignità, una lezione di resilienza – ha aggiunto la ministra -. Si sono messi prima a lavorare” e “si sono rimboccati le maniche e anche col sorriso sulle labbra, perché questo è stato bello. Io credo che questo sia il modo migliore di essere italiani“.

La Santanché ha continuato: “Come sapete il Consiglio dei ministri di questa settimana ha stanziato 2 miliardi. Ma questi sono i soldi per la fase di emergenza. Poi ci sarà una quantificazione dei danni, perché i danni sono molti e bisogna quantificarli – ha aggiunto -, ma come ha detto Giorgia Meloni, il governo c’è. In questo momento siamo tutti emiliano-romagnoli, non ci sono differenze, non ci sono barriere di nessun tipo, perché solo insieme le istituzioni a tutti i livelli possono risolvere i problemi. Questo è quello che noi vogliamo fare ed è quello che faremo“.

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