Colture distrutte, frane, alberi caduti e campi allagati: questo lo scenario dopo l’ondata di maltempo che ha investito le Marche. Il fenomeno più temuto, la grandine, nel tardo pomeriggio di ieri ha bombardato le province di Pesaro Urbino, Macerata e Ascoli Piceno. Coldiretti Pesaro Urbino ha registrato danni irreversibili su vigne, grano, girasole, mais, frutteti in zona Tavernelle di Pesaro, Carignano di Fano, a Mombaroccio e Vallefoglia. A Cartoceto sono stati segnalati smottamenti.
La grandine è arrivata dopo giorni di piogge che quest’anno, a differenza di altre aree del Paese, non sono mancate. Tra Grottammare e Ripatransone è stata colpita la zona dei vivai. “Flagellato l’alloro, l’oleandro ma è partita la conta dei danni anche per quel che riguarda i vigneti che abbiamo in quella zona – precisa Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Ascoli Fermo – e siamo in contatto con i due Comuni per la richiesta dello stato di calamità. Questa mattina le imprese sono impegnate nel tentativo di cicatrizzare le ferite sulle piante. Nell’areale dove la grandine ha colpito maggiormente, si stimano danni anche del 50% della produzione. Danni meno rilevanti anche su grano, orzo e favino”.
Danni ingenti anche a Monte San Martino (Macerata) su frutta e vigne.