La mancanza di flavonoli, ovvero alcuni composti vegetali presenti in diversi alimenti, può peggiorare il calo della memoria correlato all’età. Ma l’assunzione di queste sostanze, inserendoli nella dieta sotto forma di alimenti o di integratori, è in grado di invertire o rallentare il fenomeno. È quanto sostiene uno studio della Columbia University pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (PNAS).
I flavonoli si trovano in numerose verdure come spinaci, broccoli, asparagi, cipolle così come nel tè e nel cacao. Hanno notevoli effetti positivi sull’organismo. Gli studiosi hanno voluto esaminare quali siano i benefici sulla memoria, con una sperimentazione su 3.500 soggetti anziani sani per valutare gli effetti dell’assunzione quotidiana di un integratore e confrontandolo con quelli osservati in chi prendeva un placebo.
Il consumo di flavonoli per rallentare il calo della memoria negli anziani
Dopo tre anni, gli studiosi hanno rilevato che in chi all’inizio dello studio aveva un consumo di flavonoli basso si registrava un miglioramento del 16% delle performance della memoria. Inoltre, l’incremento era del 10,5% rispetto a chi aveva preso il placebo. Nessun miglioramento è stato invece riscontrato in chi all’inizio dello studio aveva già buoni livelli di flavonoli.
“La ricerca sta iniziando a rivelare che sono necessari diversi nutrienti per fortificare le nostre menti che invecchiano“, dice il coordinatore dello studio Scott Small, che annuncia ulteriori studi sul tema. “Si pensa che il declino della memoria legato all’età si verifichi prima o poi in quasi tutti, sebbene vi sia una grande variabilità“, aggiunge Small. “Se solo una parte di questa variabilità è dovuta a differenze nel consumo di flavanoli, allora vedremmo un miglioramento ancora più marcato della memoria nelle persone che reintegrano i flavanoli nella dieta già quando hanno 40 o 50 anni“.