Le stelle “invecchiando” si espandono fino a inghiottire i pianeti

Quando le stelle invecchiano, si espandono fino a diventare giganti; la teoria prevede che tali giganti inghiottano i pianeti in stretta orbita
MeteoWeb

Su Nature di questa settimana vengono presentate le osservazioni di quello che sembra essere un pianeta “inghiottito” dalla sua stella ospite. I risultati offrono spunti di riflessione sull’evoluzione dei sistemi planetari e potrebbero aiutare a determinare il destino dei pianeti durante l’evoluzione delle stelle. Quando le stelle invecchiano, si espandono fino a diventare giganti; la teoria prevede che tali giganti inghiottano i pianeti in stretta orbita. Tuttavia, questa fase non è stata osservata in precedenza.

Un nuovo studio descrive il rilevamento di un’esplosione di radiazioni dal disco galattico della Via Lattea, che potrebbe offrire la prova diretta I ricercatori riportano le osservazioni di ZTF SLRN-2020, un outburst ottico di breve durata (circa dieci giorni) nel disco galattico, accompagnato da un’emissione infrarossa luminosa e di lunga durata che si è affievolita lentamente nel corso di circa sei mesi.

Osservazioni sulle stelle

Gli autori hanno eseguito diversi modelli per determinare le proprietà della sorgente e l’evento astronomico che ha prodotto le emissioni. Le osservazioni presentano alcune somiglianze con quelle delle novae rosse – fusioni tra due stelle – ma con una luminosità inferiore, il che porta gli autori a suggerire che nell’evento di fusione sia stato coinvolto un oggetto più piccolo di una stella. Essi propongono che l’oggetto della fusione fosse un pianeta di massa inferiore o uguale a dieci Giove.

Smadar Naoz riassume come potrebbero essersi svolti gli eventi in una News & Views allegata: “un pianeta gigante si era avventurato troppo vicino alla sua stella madre, interagendo con essa per un po’ prima dell’esplosione, che probabilmente è stata correlata all’inghiottimento del pianeta da parte della stella”. Secondo Naoz la possibilità che un pianeta venga consumato dalla sua stella dipende da alcune condizioni e suggerisce che sono necessarie osservazioni future di ZTF SLRN-2020. “Tali prove apriranno senza dubbio un vasto campo di indagini su eventi simili e sui meccanismi che li determinano”.

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