Maltempo Bologna, sindaco: “il punto più critico sono le frane collinari, 3mila evacuati in provincia”

Maltempo a Bologna: il sindaco Lepore spiega che ci sono 3mila evacuati nel Bolognese, soprattutto a Budrio e Molinella
MeteoWeb

A Bologna ora “il punto più critico riguarda gli smottamenti e le frane nell’area collinare. Per cui abbiamo individuato diversi cittadini che sono isolati e insieme ai Vigili del Fuoco li stiamo raggiungendo”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, lasciando nel primo pomeriggio di oggi la sede della Protezione Civile regionale al termine del vertice con il Ministro Matteo Piantedosi e il governatore Stefano Bonaccini. “Direi che in questo momento il problema principale non è il capoluogo – continua Lepore – ma i Comuni della parte romagnola e la parte est della Città metropolitana. Abbiamo più di 3.000 persone evacuate, soprattutto tra Budrio e Molinella”.

In questa fase “dobbiamo dedicare tutti gli sforzi soprattutto ai Comuni che in questo momento sono in difficoltà ed è questo – riferisce il sindaco – che abbiamo chiesto a Piantedosi. Il Governo ci sta aiutando, vogliamo ringraziare i Vigili del Fuoco, tutte le forze dell’ordine, la Protezione Civile e l’Esercito“. In particolare dai Comuni romagnoli “arriva una grande richiesta di uomini e mezzi, anche per questo noi come capoluogo ci stiamo organizzando e abbiamo gestito queste 24 ore cercando di non pesare sull’organizzazione complessiva dei soccorsi in Emilia-Romagna”.

In città, via Saffi è tornata “sotto controllo, le acque si sono ritirate”, ma il Ravone resta “l’osservato speciale – segnala Lepore – perché ci sono diverse frane sulla parte collinare che scendendo a valle entrano nel torrente che quindi si gonfia, ma la situazione ora sotto controllo“. Infine, “per il conto dei danni ci sarà tempo“, afferma Lepore, ma intanto “tutta la viabilità metropolitana è seriamente compromessa, diversi ponti sono crollati, quasi tutte le strade sono danneggiate o chiuse”.

A causa delle persistenti piogge che hanno causato esondazioni e smottamenti, durante la giornata di oggi sono state chiuse strade in diverse zone della città. La situazione rimane particolarmente critica in zona colli“, riferisce l’amministrazione. In zona colli, alle 17,30 risultavano chiuse: via di Gaibola dal parcheggio di Villa Ghigi, via del Poggio, Via Jola, via Golfreda, via Gaibara, via Roncrio, via della Palma, via del Paleotto, via di Casaglia, via delle Lastre, via degli Scalini (chiusa da Barbiano e da Santa Liberata), via di Barbiano, via di Ravone (in fase di riapertura fino al civico 21) e via Torriane. In città, invece, le strade chiuse sono via dell’Arcoveggio (all’altezza del civico 190), via delle Fonti e via Bencivenni. Alle 17 erano ancora non percorribili, inoltre, anche numerose strade provinciali, con conseguente invito da parte della Città metropolitana a “non effettuare spostamenti se non per gravi urgenze”. Chiusure anche lungo altre arterie importanti non di competenza della Città metropolitana, segnala Palazzo Malvezzi: la Ss65 Futa (per frane), la Trasversale di Pianura, la via Emilia e la Ss64 Porrettana.

Lepore: “controlli statici su edifici e scuole”

Dopo l’ondata di maltempo di questi due giorni a Bologna stanno iniziando anche i controlli statici su edifici e scuole per verificarne la sicurezza. Lo fa sapere il sindaco Matteo Lepore, in collegamento questo pomeriggio con Rainews24. “Le vie che si sono allagate stamattina si sono asciugate – spiega Lepore – ora resta il fango da pulire. Molti negozi sono riusciti a difendersi grazie ai sacchi di sabbia, le cantine sono quelle che soffrono di più. Stiamo facendo anche verifiche statiche su edifici e scuole per l’incolumità delle persone“. Il sindaco conferma poi che in tutta l’area metropolitana ci sono “più di 3.200 sfollati. E in molte zone le persone sono salite ai piani alti“. Molti di coloro che hanno lasciato la propria abitazione hanno trovato riparo “da amici“, ma sono stati anche “allertati gli hotel. Non ci sono persone in strada – assicura Lepore – e tutte le strutture predisposte sono utilizzate. Ma dobbiamo ancora monitorare”.

A livello metropolitano le zone più critiche restano quelle di Budrio, Molinella e l’imolese, che sono “completamente allagate”. Ci sono poi “molte frane in collina, più di 70 strade provinciali chiuse e diversi ponti crollati”, elenca ancora Lepore. Che rimarca: “fiumi e torrenti si stanno abbassando, conterà molto quanto il maltempo ci darà tregua. Ma i terreni sono intrisi d’acqua, vedremo quale sarà l’impatto delle prossime piogge”. In questo momento, sottolinea il sindaco di Bologna, è però “fondamentale salvare le vite umane. Oggi ci dobbiamo concentrare su uomini e mezzi necessari in Romagna per salvare le persone intrappolate nelle case. L’altra urgenza sono frane e smottamenti nelle aree emiliane, ci sono persone isolate, non possiamo escludere niente e dobbiamo controllare casa per casa”. In Emilia-Romagna però “c’è un sistema di soccorso rodato – dice Lepore – e si sta impegnando al massimo”. Passata la prima emergenza, si procederà alla conta dei danni. “Sono tanti – afferma Lepore – la stima della Regione per la settimana scorsa era un miliardo di euro per tutta l’Emilia-Romagna. Si può immaginare quale sarà nei prossimi giorni”.

A Bologna, scuole, musei, biblioteche e centri sportivi chiusi domani

Oltre alle scuole, domani a Bologna e provincia resteranno chiusi anche musei, biblioteche e centri sportivi. Chiusi anche i cimiteri della Certosa e di Borgo Panigale. Rinviata inoltre la Strabologna al 29 ottobre. “La Protezione Civile regionale ha diramato oggi una nuova allerta rossa per piene di fiumi e corsi d’acqua per tutta la giornata di domani, giovedì 18 maggio – si spiega da Palazzo Malvezzi – Comune e Città metropolitana, per ridurre gli spostamenti e il traffico, invitano le aziende e gli enti del territorio ad adottare il più possibile lo strumento dello smart working anche per la giornata di giovedì. Cosa che avverrà anche per quel che riguarda il Comune e la Città metropolitana di Bologna. Si invita la cittadinanza a effettuare solo gli spostamenti necessari e a non sostare nei pressi dei corsi d’acqua”.

Intanto a Calderara e Argelato resta sotto osservazione il fiume Reno, che ha superato la soglia d’allarme 3 (rossa). “C’è una piena importante che sarà prolungata – spiega il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone – monitoriamo come passerà sul territorio. Teniamo alta l’attenzione ma al momento non desta preoccupazione. Occorrerà verificare come la piena del Samoggia influirà su quella del Reno. Invito tutti comunque a non avvicinarsi agli argini e stare sempre ai piani alti“, raccomanda Falzone. “La piena in corso del fiume Reno, che ha superato il terzo livello all’idrometro di Bonconvento, è in costante monitoraggio – dice a sua volta la sindaca di Argelato, Claudia Muzic – a Malacappa è entrata in funzione la cassa di espansione del boschetto. Sta ricevendo acqua del fiume anche la golena di Savignano, motivo per cui è stata chiusa, come da prassi, la via Lame nel tratto sterrato in golena”. Nel tratto cittadino a Bologna, invece, il Reno finora non ha creato problemi e si è limitato a invadere, ma solo in parte, la zona golenale a Borgo Panigale. Intanto la via Emilia è stata riaperta al traffico tra il km 128,550 ed il km 130,300 a Valsamoggia.

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