Maltempo, gravi danni all’agricoltura nel Torinese: si teme quasi 100% di perdite dei vini Docg

Gravi danni alle colture nel Canavese dopo il maltempo che ha colpito il Torinese: allarme per le viti
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La notte tra sabato 27 e domenica 28 maggio è stata caratterizzata da forti temporali nel Torinese, con nubifragi e grandine che hanno interessato con maggior violenza l’area settentrionale. Dopo la siccità dell’inverno appena trascorso e delle prime settimane della primavera, la pioggia salutare di maggio era stata accolta con sollievo dal mondo agricolo ma nella serata di sabato 27, fenomeni temporaleschi con forte vento, piogge violente e grandine hanno interessato alcuni comuni del Canavese. San Benigno, Caluso e alcuni territori limitrofi tra le zone più colpite dalle precipitazioni che localmente hanno dato luogo anche nubifragi che hanno scoperchiato tettoie, creando danni, specie al settore agricolo. Lo rileva Confagricoltura Torino.

Bartolomeo Merlo, Presidente del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini Docg di Caluso e Doc Carema e Canavese, commenta che, “seppure sia ancora difficile stimare l’entità dei danni, nella parte bassa di Caluso, la perdita è quasi al 100%, quindi nell’anno dell’Erbaluce, vitigno della regione Piemonte, non avremo produzione. Nella parte collinare, molte viti erano già fiorite, attualmente è difficile capire se ci potrà essere o meno una certa ripresa. Purtroppo laddove la grandinata è stata più violenta, possiamo temere anche conseguenze per le vendemmie future oltre che per quella del 2023. Andando verso Mazzè, invece, non vi sono stati particolari problemi“. Ivo Actis Dana, Presidente della Cantina della Serra, comunica che “nella nostra area, a cavallo tra le province di Torino e Biella, intorno al Lago di Viverone, è solo piovuto, senza creare particolari problemi”.

Sul fronte cerealicoltura, la situazione, a prima vista, potrebbe essere meno impattante, prosegue Confagricoltura Torino, seppure delicata. Il mais è stato colpito ma con la piantina ancora piccola e quindi con possibilità di ricaccio; mentre frumento e orzo, laddove si è manifestata la grandine erano già in fase di spigatura, pertanto, seppur allettati, si spera di recuperare gran parte del prodotto. Nell’Eporediese si riscontra la distruzione delle coltivazioni di piccoli frutti.

Le conseguenze del maltempo sul territorio, dunque, sono state piante abbattute, cantine e locali allagati, voli da Caselle dirottati.

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