Sono circa un migliaio finora gli sfollati per l’emergenza maltempo in Emilia Romagna: la maggior parte, 528, nel Ravennate; altri 199 in provincia di Bologna, 164 nel Forlivese-Cesenate, 10 nel Modenese e 3 nel Reggiano. Altre evacuazioni di aree a rischio allagamento sono in corso, a cura dei comuni, come a Mercato Saraceno. In campo, la Protezione civile. Sul territorio sono attive alcune centinaia di volontari della Protezione civile dell’Emilia Romagna, oltre ai 927 volontari delle colonne mobili del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e di organizzazioni nazionali.
Sono dieci, al momento, i corsi d’acqua che destano preoccupazione e rischiano di esondare in Emilia Romagna. Mentre continua a piovere in regione, si segnalano frane e smottamenti in Appennino. La situazione non migliora lungo la costa: a Riccione è stata chiusa la stazione, oltre a ponti e sottopassi e si registrano allagamenti nell’ospedale. Sul posto c’è la Protezione Civile che sta lavorando per liberare i locali. “Il pronto soccorso di Riccione sta funzionando regolarmente, quello che si è allagato è il deposito delle ambulanze del 118″, dice a LaPresse Bianca Caruso, direttrice dell’ospedale ‘Ceccarini’ di Riccione. “La parte del triage ha continuato a funzionare regolarmente mentre nella zona del 118, dove ci sono appunto le ambulanze in sosta, sta cominciando ad essere riassorbita l’acqua, grazie all’intervento della Protezione Civile”, spiega Caruso. “Invece gli ambulatori divisionali, situati al piano terra dove si trova la cardiologia, l’oculistica, la diabetologia e la pediatria, sono completamente allagati. Non si sono però registrati disagi in quanto abbiamo visitato tutti i pazienti che si trovavano in attesa e poi abbiamo sospeso l’attività. Tutto si è svolto in maniera ordinata e controllata e i pazienti sono stati fatti uscire dall’unica uscita agibile”.
L’amministrazione comunale di Riccione comunica anche per la giornata di domani, mercoledì 17 maggio 2023, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, gli impianti sportivi all’interno delle strutture scolastiche e i centri diurni. Il sindaco Angelini ribadisce l’invito alla cittadinanza a evitare spostamenti non necessari.
Sono già stati registrati superamenti del livello 3 – allarme – in alcune stazioni su dieci corsi d’acqua: Idice, Samoggia, Savio, Marzeno, Voltre, Marecchia, Pisciatello, Ausa, Uso e Montone. Vari gli allagamenti in corso, con conseguenti evacuazioni a cura dei comuni. Sul Voltre, affluente del Ronco, è già superato il massimo storico (negli ultimi 20 anni) di 1,82 metri di livello idrometrico ed ora l’onda di piena ha già toccato 2,46 metri. In innalzamento i livelli di altri fiumi della Romagna e del Bolognese: Ronco, Conca, Rabbi, Lavino, Lamone, Sillaro e Quaderna, già interessati dal maltempo di inizio maggio. A Ravenna si sono verificate due nuove frane sulla Strada Provinciale 63 a Zattaglia. Altre due frane anche nel Bolognese, di cui una a Pianoro e una a Monterenzio.
I cittadini affermano che la parta alta di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena, è isolata a causa degli allagamenti e di diversi smottamenti. Chiusa una strada provinciale e case minacciate dal crescere del livello dell’acqua: Protezione Civile e Vigili del Fuoco in azione nella località. A Novafeltria, nel Riminese, “non ci sono criticità importanti, abbiamo avuto qualche allagamento negli scantinati di 2 o 3 famiglie, ma non ci sono state evacuazioni. Abbiamo chiuso alcune strade per motivi di sicurezza perché ci sono stati degli smottamenti più che delle frane“. Lo dice a LaPresse Stefano Zanchini, sindaco di Novafeltria. “Stiamo monitorando il fiume Marecchia e tutta la rete idraulica perché purtroppo molti campi non vengono più lavorati come una volta e quindi molta acqua arriva nelle strade direttamente dai terreni. Cerchiamo di fare la dovuta manutenzione, ma quando ci sono precipitazioni di questa intensità si può fare ben poco. Stiamo monitorando tutto, siamo in attesa di una videocall con la Prefettura e l’unità di crisi“, aggiunge Zanchini.
Le previsioni del Centro funzionale nazionale confermano piogge fino a domani pomeriggio, in estensione dalla Romagna alla parte centrale della regione.
A Bologna polemica sulle esondazioni del Ravone
Per tutta la mattina, in via Saffi a Bologna è stato presidiato il tratto attraversato dal torrente sotterraneo Ravone, già esondato due volte nelle ultime due settimane e per il quale il Comune oggi ha lanciato una nuova allerta. Una temuta terza esondazione finora non c’è stata, ma l’attenzione resta alta anche per le prossime ore, con Protezione Civile e Polizia locale sempre presenti sul posto. In via Saffi c’è stato anche un sopralluogo del sindaco Matteo Lepore, che ha incontrato il proprietario dell’immobile che ha subito i maggiori danni dai precedenti allagamenti e che nei giorni scorsi ha ricevuto un’ordinanza che gli impone di occuparsi della riparazione del solaio danneggiato per scongiurare un’ulteriore fuoriuscita di acqua. “La strada ha tenuto – ha detto Lepore – quello che non ha tenuto è il negozio, è evidente che c’è un intervento del privato che occorre fare”. Le parole del sindaco non sono piaciute al proprietario dell’immobile, che si è sentito addossare la responsabilità di quanto è successo: “loro ritengono che la colpa di tutto questo sia nostra e mi accusano di avere creato gravi danni alla collettività – ha detto Luca Vianelli – mi aspettavo qualcosa di diverso da questo incontro, a questo punto mi aspetto di vedermi arrivare anche una richiesta di risarcimento danni”.
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