Maltempo in Emilia-Romagna e Marche: 2mila interventi in 48 ore, sott’acqua migliaia di aziende agricole

Duemila gli interventi svolti nelle 2 regioni, dove sono più di 900 i vigili del fuoco al lavoro con più di 300 mezzi
MeteoWeb

Proseguono da 48 ore le operazioni di soccorso a seguito dell’ondata di maltempo che sta interessando l’Emilia-Romagna e le Marche, permangono maggiori criticità tra le province Forlì Cesena e Ravenna. Duemila gli interventi svolti nelle due regioni, dove sono più di 900 i vigili del fuoco al lavoro con più di 300 mezzi. In Emilia Romagna 760 vigili del fuoco, di cui 400 giunti in rinforzo da altre regioni, impegnati nelle operazioni di soccorso con 250 automezzi, tra cui 25 piccoli natanti, 5 anfibi, 10 mezzi di pompaggio, 5 elicotteri e 10 droni. Oltre 1.500 gli interventi effettuati finora: 690 a Bologna, 320 a Ravenna, 310 a Forlì Cesena, 220 a Rimini. Nella notte in provincia di Ravenna diversi corsi d’acqua sono esondati interessando i comuni di: Conselice, dove i vigili del fuoco sono stati impegnati nell’evacuazione di 40 anziani da una casa di cura, Cotignola, Sant’Agata Sul Santerno, Lugo di Romagna, Cotignola, Faenza e Solarolo. In questi centri abitati sono state eseguite numerose evacuazioni e molte altre ne rimangono da svolgere. In particolare a Faenza sono da evacuare 10 ragazzi da un Istituto. I livelli delle acque in generale si stanno abbassando leggermente.

Ricognizione aerea dell'elicottero dei vigili del fuoco sulle zone alluvionate di Sant'Agata sul Santerno

Nelle Marche 200 vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso con 70 automezzi, 450 gli interventi svolti nelle ultime quarantott’ore. Maggiori criticità nel fermano a causa di smottamenti. Ieri fino a tarda sera squadre impegnate nell’evacuazione di una struttura ricettiva a Gualdo (Mc) interessata da una frana.

Sott’acqua oltre 5mila aziende agricole

Sono finite sott’acqua oltre 5mila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Romagna dove si registrano dispersi e vittime anche tra gli agricoltori, per le quali si esprime un profondo cordoglio.

Difficoltà – sottolinea la Coldiretti – anche a garantire l’alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l’acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti.

Il settore più colpito – precisa la Coldiretti – è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive Si rischia – spiega la Coldiretti –di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la “fruit valley” italiana, con la produzione lorda vendibile dell’ortofrutta che vale nella regione 1,2 miliardi di euro.

I danni secondo la Coldiretti sono dunque incalcolabili in attesa del deflusso delle acque che hanno invaso i frutteti e gli ortaggi di pregio della regione, case rurali, allevamenti con trattori e macchinari coperti dal fango.

“Adesso la priorità è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva poiché è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’apprezzare i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari annunciati dal Governo. “Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività agricole” evidenzia Prandini nel precisare che “gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”.

Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dell’ordine, per l’azione di assistenza alle popolazioni colpite” ha concluso Prandini nel sottolineare “il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nell’affrontare una terribile emergenza di livello nazionale”.

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