Il fiume Po in piena fa paura a Torino: il primo livello dei Murazzi è già stato sommerso dal livello delle acque, che continuerà a crescere almeno fino a domani sera, forse anche lunedì. I Murazzi sono chiusi in maniera cautelativa da ieri sera. Il monitoraggio della Protezione civile continua a interessare tutte le aree lungo i fiumi tra corso Regina Margherita e Moncalieri, compreso il Borgo Medievale, con un’attenzione particolare riservata all’area del Fioccardo e del torrente Sappone.
Continua a piovere in tutto Piemonte la le condizioni dei corsi d’acqua al momento non hanno provocato criticità: non siamo ancora ai livelli di esondazione. Ma su tutto il territorio piemontese continua il monitoraggio per valutare l’arrivo di eventuali ondate di piena. Interrotte per smottamenti nel Cuneese le strade provinciali ad Isasca, a Monforte d’Alba e a Peveragno, mentre all’altezza di Macra i vigili del fuoco sono intervenuti per caduta di massi ma la strada è ancora transitabile. A renderlo noto il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla protezione Civile, Marco Gabusi. Che precisano che al momento sono circa 800 i volontari impiegati nelle province di Cuneo e Torino. Resta, tuttavia l’allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico in Alta e Bassa Valsusa e nelle valli Chisone, Pellice, Stura, Orco, Lanzo, Sangone, Varaita, Maira, Po, Tanaro e nella pianura cuneese. Sul resto del territorio l’allerta è gialla per oggi e per domani (zone di Toce e Scrivia escluse). Fino al pomeriggio di domani sono attese precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana di Torinese e Cuneese. Per quanto riguarda Po e Tanaro sono attese piene ordinarie, mentre sul reticolo idrografico secondario si potrebbero verificare situazioni di criticità. Sotto osservazione l’Ellero a Mondovì e il Ghiandone a Staffarda. Al momento, infine, sono 600 segnalazioni da Comuni e Province per smottamenti e allagamenti locali e interventi sul territorio.
A causa dell’allerta meteo resterà chiuso fino a lunedì il sottopasso di via Galileo Ferraris tra Rivarolo e Feletto, nel Torinese, teatro del tragico incidente del luglio del 2018 dove morì annegato un automobilista. La decisione è stata assunta dal Comune di Rivarolo a seguito della segnalazione di Smat. L’azienda ha fatto sapere in municipio che l’impianto di telecontrollo nel sottopasso è alle prese con problemi tecnici e, per questo motivo, ha chiesto la chiusura precauzionale del tunnel. Visti i precedenti, il sindaco Alberto Rostagno ha firmato l’ordinanza di chiusura. L’area è stata transennata, il traffico deviato su percorsi alternativi.
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