Sono 4 le vittime accertate dell’incidente avvenuto durante il temporale che ieri sera ha interessato il Lago Maggiore, sponda varesotta: si tratta di due italiani, un israeliano – probabilmente turista – e una cittadina russa, compagna del comandante dell’imbarcazione. La Procura di Busto Arsizio, guidata dal Procuratore Carlo Nocerino, ha aperto un fascicolo contro ignoti per naufragio colposo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Varese. Si stanno verificando i primi aspetti riguardanti l’incidente avvenuto nell’area di Sesto Calende, la società proprietaria dell’imbarcazione, le autorizzazione alla navigazione e il trasporto turistico.
Le condizioni del tempo stanno suscitando i primi interrogativi sull’opportunità di uscire in gita in barca, con 25 persone a bordo. Poco prima delle 19, sul Lago Maggiore si è abbattuto un violento temporale con vento forte (probabile downburst) che avrebbe sollevato onde tanto alte da provocare il ribaltamento della barca, che poi si è inabissata. Le 25 persone a bordo avevano preso a noleggio l’imbarcazione in occasione del compleanno di una di queste. Una festa che si è trasformata in tragedia.
Nonostante le polemiche in queste ore in merito all’assenza di avvisi meteo, in realtà, era stata diramata, alle 12:27 di ieri, un’allerta gialla da parte della Protezione civile regionale sull’area di laghi e Prealpi varesine. Nel bollettino, si legge in particolare: “Dal pomeriggio sono previsti rovesci e temporali prevalentemente di debole o moderata intensità in sviluppo su Alpi e Prealpi a partire dai settori orientali ed in successiva estensione a quelli occidentali“. La probabilità di fenomeni di forte intensità, era “bassa, ma non sono escludibili cumulate puntuali locali fino a 30-50 mm nelle 24 ore“.
“Situazioni come quella accaduta ieri sul Lago Maggiore sono cose assolutamente normali che possono capitare in questa stagione, qui il cambiamento climatico non c’entra nulla; l’unica possibilità di prevenzione era non uscire. Quella era l’unica cosa da fare“: è quanto ha dichiarato all’Adnkronos il prof. Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e divulgatore scientifico, commentando la tragedia avvenuta ieri a Lisanza. “Un temporale sul lago non ha nulla di nuovo, quello che è nuovo, semmai, è la sempre maggior richiesta di attività o servizi fatti in qualunque momento. E questa cosa purtroppo aumenta la probabilità di imprevisti o incidenti. Anche perché durante i temporali, le raffiche di vento di quel genere è normale che ci siano; probabilmente quella barca era poco adatta a resistere a una situazione come quella di ieri“. Del resto, “una casa galleggiante non è proprio adatta a situazioni di navigazione così intense“. Inoltre, “quella di ieri non era una giornata di sole d’estate, ma di attenzione e di vigilanza; quindi da questo punto di vista, nei panni del gestore del servizio, forse avrei preferito rimanere a terra. Da parte sua, probabilmente, c’è stato un eccesso di fiducia in una giornata marginale. Perché la giornata era instabile già sin dal mattino. Il punto è che chi si affida a dei professionisti dovrebbe poter pretendere un pochino più di prevenzione e cautela“.