L’Ingv ha pubblicato questa sera i dati dei sismografi di Napoli nei giorni clou dei festeggiamenti per lo scudetto dei partenopei, e si tratta di contenuti davvero spettacolari e mozzafiato! L’approfondimento, realizzato dal ricercatore Davide Piccinini della sezione di Pisa dell’INGV, evidenzia come molto vicino allo stadio di Napoli “Maradona”, situato a Fuorigrotta, si trova una delle stazioni sismiche della Rete Sismica Nazionale gestita dall’INGV, situata a Monte Sant’Angelo, ad appena due chilometri di distanza dallo stadio.
L’esperto spiega che “Le stazioni sismiche hanno una sensibilità molto elevata e quelle installate nei centri urbani riescono a registrare anche molti aspetti della vita quotidiana che lasciano un’impronta sul rumore antropico che una città produce”. Piccinini pubblica quindi i dati dei sismografi della stazione nei giorni di attesa dello scudetto e della festa, prima rinviata per il risultato di 1-1 nella partita con la Salernitana, e poi esplosa per l’analogo risultato maturato giovedì sera sul campo di Udine.
Nel primo grafico si può notare in blu l’andamento del rumore sismico “nella banda 10-15 Hz che è legato principalmente al rumore del traffico veicolare”. In rosso invece si nota l’andamento della frequenza “intorno a 2 Hz che è tipica dei picchi osservati durante i momenti di festeggiamento allo Stadio, ma che risente anche del rumore del traffico”. Il grafico è riferito al periodo che va tra la mezzanotte del giorno 26 aprile e le ore 12 del 5 maggio 2023:
“Le oscillazioni delle due curve – spiega l’esperto – mostrano un andamento simile per i giorni lavorativi con un aumento durante il giorno, un picco massimo che si raggiunge intorno alle 8 del mattino, poi un piccolo calo durante la pausa pranzo e una lieve risalita nel pomeriggio per poi decrescere fino al raggiungimento del minimo poco oltre la mezzanotte. La quarta oscillazione (più piccola delle altre) è relativa a sabato 29 aprile: si nota infatti come l’ampiezza massima sia minore dei tre giorni precedenti e come la discesa del rumore durante la fine della giornata sia molto meno marcata dovuta al fatto che il sabato tipicamente è il giorno in cui si concentrano le uscite serali durante il weekend. Il giorno seguente, domenica 30 aprile, si nota un particolare: le due curve (blu e rossa) si separano e mentre la blu mostra un minimo, la rossa ha il suo massimo proprio durante le ore centrali della giornata, quando si gioca la partita allo Stadio Diego Armando Maradona contro la Salernitana (vedi parte 1). La città “si ferma” in attesa dello scudetto. Ma – come sappiamo – i tifosi hanno dovuto attendere. Il giorno successivo è il Primo Maggio, e si nota bene come il livello di rumore è molto basso ma si nota ancora un piccolo decremento durante la pausa pranzo nelle ore centrali della giornata. I giorni seguenti riprende la vita lavorativa usuale, e le curve sono molto simili a quelle dell’inizio del grafico sia come ampiezza che come andamento generale. Ma poi arriva il giorno dello scudetto e i due picchi della curva rossa indicano i festeggiamenti allo Stadio durante il gol e nell’immediato dopo partita. Contemporaneamente la curva blu scende verso un livello molto basso, a riprova che la città si è di nuovo fermata in attesa di poter festeggiare lo scudetto. Le due righe orizzontali rossa e verde in basso indicano il valore minimo del rumore registrato durante la notte dei giorni feriali (la rossa) e il livello minimo registrato la notte fra giovedì e venerdì (linea verde) che è notevolmente più alto a causa dei festeggiamenti in tutta la città“.
Infine il ricercatore dell’INGV pubblica il sismogramma di giovedì sera dove “è molto evidente il picco in occasione del gol che ha consentito la vittoria dello scudetto, ma è anche molto evidente l’aumento del rumore di fondo dopo la fine della partita e durante le ore successive“.