Il naufragio sul Lago Maggiore diventa un mistero: il meteo, i 21 agenti segreti, la russa morta e i documenti riservati

Il mistero del naufragio del Lago Maggiore: tante cose non tornano, mentre tutti i sopravvissuti sono spariti nel nulla
MeteoWeb

Si infittisce il mistero del naufragio di domenica pomeriggio sul Lago Maggiore, dove un’imbarcazione si è ribaltata ed è affondata durante un forte temporale provocando quattro morti. A bordo c’erano 23 persone: 21 erano agenti segreti (8 italiani e 13 israeliani), gli altri due lo skipper Claudio Carminati con la compagna russa (che è tra le vittime). Gli ultimi retroscena sulla vicenda sono clamorosi, anche perché tutti gli agenti segreti sopravvissuti sono ormai irreperibili: gli israeliani sono stati rimpatriati, gli italiani sono stati prelevati da ospedali e hotel senza lasciare tracce. Nessuno sa chi sono e cosa stessero facendo sul Lago.

Nelle ultime ore è emerso che sia gli 8 agenti segreti italiani e i 13 israeliani del Mossad che erano a bordo della barca affondata nel lago Maggiore alloggiavano tutti insieme in un hotel vicino all’aeroporto di Malpensa. L’occasione conviviale dell’incontro sarebbe stato il compleanno di uno degli 007 israeliani sopravvissuti al naufragio, ma ci sono informazioni controverse secondo il fatto che l’incontro doveva concludersi la scorsa settimana e invece fosse stato prolungato al weekend per cause che non sono note.

Cosa facevano 21 agenti segreti di Italia e Israele sul lago Maggiore?

L’ipotesi è che gli agenti stessero lavorando, o quantomeno anche lavorando.  “Se sulla barca l’occasione fosse un momento di festa è possibile, non si può escludere che prima vi siano stati altri tipi di incontri“, ha riferito una fonte all’ANSA. Secondo quanto riportano alcuni quotidiani, durante l’incontro si doveva svolgere un importante scambio di informazioni e documenti tra le intelligence dei due Paesi, in un momento così delicato dal punto di vista geopolitico internazionale. Non è da escludere che tra i Servizi, nei giorni antecedenti alla gita, si sia consumato un confronto sulle missioni in Israele: il Corriere della Sera, ad esempio, ha svelato che gli agenti del Mossad si trovavano in Lombardia con ogni probabilità per effettuare alcuni incontri, al centro dei quali ci sarebbero anche documenti top secret.

I dubbi sull’incidente: perché le altre barche vicine non hanno avuto alcun problema a parità di maltempo?

Sono ancora diversi i punti da chiarire nella gita sul Lago Maggiore tra 007, tra cui alcuni appartenenti al Mossad, il servizio di sicurezza di Israele, che domenica sono saliti a bordo della Goduria, e che poi è finita in tragedia. La barca era di proprietà di Claudio Carminati, 53 enne della provincia di Varese, che ora è ufficialmente indagato per naufragio ed omicidio colposi. La Goduria, sulla via del rientro da un pranzo sulle isole Borromeo, è naufragata a causa di una tempesta di pioggia, grandine e vento, che l’ha fatta prima capovolgere e poi affondare a Lisanza (Varese), provocando la morte di quattro persone: gli 007 italiani Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, l’ex appartenente al Mossad Shimoni Erez e la compagna di Carminati, Anya Bozhkova, cittadina russa nata a Bryansk ma da tempo residente in Italia con un permesso di soggiorno a tempo illimitato. La donna è stata ritrovata incastrata all’interno della barca durante le prime ricerche dei sommozzatori.

I sopravvissuti, arrivati a riva grazie all’aiuto di un gruppo di ragazzi a bordo di una barca, e di un secondo skipper arrivato in loro ausilio con un secondo natante, dopo un breve passaggio in vari ospedali della provincia sono immediatamente fuggiti. Letteralmente scomparsi nel nulla quelli italiani, mentre gli israeliani sono stati prelevati da un jet privato utilizzato per voli sensibili ufficiali, decollato da Israele e atterrato a Milano, già lunedì mattina, poche ore dopo il naufragio. I dubbi sull’incidente nascono proprio dal fatto che l’imbarcazione con gli agenti segreti sia stata l’unica ad avere problemi in quel tratto del lago, dove c’erano tante altre barche comprese quelle che poi hanno salvato i sopravvissuti in mare. Perché, a parità di maltempo, solo la “Goduria” si è ribaltata ed è affondata?

La figura di Claudio Carminati e della compagna russa

C’è l’ipotesi che anche lo skipper Claudio Carminati fosse legato ad ambienti dei servizi segreti, ma al momento in tal senso non c’è alcuna conferma. Anche se “un tal numero di 007 riuniti su una barca di 15 metri fa pensare che gli agenti avessero scelto come accompagnatore quantomeno una persona di fiducia“. Su Carminati ruota il mistero di tutta la vicenda: il 60enne parla bene il bulgaro e il francese e ha alle spalle la gestione di numerose attività imprenditoriali. Di recente aveva creato una nuova società, proprio insieme alla moglie russa, focalizzata proprio sull’organizzazione di escursioni e di attività ricettive su imbarcazioni, oltre alla gestione di strutture alberghiere e case-vacanza. La società di Carminati si presentava, tra l’altro, specificando che “navighiamo anche in caso di pioggia“.

Claudio Carminati Anya Bozhkova

Le operazioni di recupero dell’imbarcazione

A dare risposte alle tante domande in sospeso potrebbe essere la stessa imbarcazione, per la quale le operazioni di recupero sono fallite per due giorni di fila, a causa di un incagliamento lunedì e di una difficoltà a riportarla in superficie nuovamente martedì, tanto che per oggi è previsto un terzo tentativo, prima di cambiare piano. Il relitto si trova a 16 metri di profondità e le operazioni di recupero non sono semplici.

L’inchiesta della Procura di Busto Arsizio e il focus sul meteo

Nel prosieguo delle indagini sulle circostanze che hanno portato al capovolgimento della Goduria, la Procura di Busto Arsizio sta acquisendo tutta la documentazione utile, partendo dai documenti di immatricolazione della barca, che contengono i dati tecnico legali tra cui il pescaggio dello scafo, la portabilità massima, eventuali lavori di ampliamento o ammodernamento (che al momento non risulterebbero) e le dotazioni di sicurezza. Sono al vaglio anche i bollettini meteo, gli orari in cui sarebbero stati divulgati e la corrispondenza tra il tipo di alert e la portata delle precipitazioni che effettivamente si sono verificate. Sono attesi anche gli esiti delle autopsie sui corpi delle quattro vittime. Sarà poi indagata la condotta dello skipper 53 enne, per comprendere se abbia rispettato le norme di navigazione, se abbia o meno dotato la sua imbarcazione di tutti i sistemi di sicurezza necessari, e se abbia o meno reagito prontamente al maltempo. Lui, sotto shock per quanto accaduto e soprattutto per aver perso la sua compagna, verrà risentito prossimamente. Chissà se qualcuno degli 007 a bordo verrà chiamato a testimoniare sull’accaduto.

Il rientro in Israele della salma di Shimoni Erez con i sopravvissuti

La salma dell’agente del Mossad in pensione, Shimoni Erez, vittima del naufragio di domenica sul lago Maggiore, è intanto rientrata questa mattina in Israele. “Il Mossad ha perso un caro amico, un impiegato dedicato e professionale che ha dedicato la sua vita alla sicurezza dello Stato di Israele per decenni, anche dopo il suo pensionamento“, ha detto una fonte israeliana all’ANSA, “l’istituzione piange la perdita e partecipa al dolore della famiglia, che continuerà ad accompagnare e ad abbracciare“. Un jet privato utilizzato per voli sensibili ufficiali è decollato da Israele e atterrato a Milano già lunedì mattina proprio per recuperare i sopravvissuti del naufragio e la salma della vittima israeliana. Stamani il ritorno in patria.

Condividi