I brillamenti solari sono intense eruzioni di materia e radiazione elettromagnetica che avvengono nelle regioni più esterne dell’atmosfera solare. La frequenza con la quale essi si verificano, così come l’energia che rilasciano, sono parametri fondamentali per controllare l’attività solare e monitorare il ciclo undecennale del Sole. Questo fenomeno è stato osservato dalla missione AGILE (Astrorivelatore Gamma a Immagini LEggero) e con i dati raccolti in oltre 15 anni di lavoro è stato realizzato il primo catalogo dei brillamenti solari. Questa mappatura sarà pubblicata sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal Letter Supplement (articolo: “The First AGILE Solar Flare Catalog”, A. Ursi et al.); in attesa della pubblicazione su ApJS, l’articolo è accessibile qui.
Il nuovo catalogo AGILE include più di 5000 brillamenti solari rivelati dal lancio del satellite – avvenuto il 23 aprile 2007 – fino al 2022, e contiene informazioni riguardanti la loro durata complessiva, la loro fase di crescita e decrescita e l’energia da essi rilasciata.
Sul sito dello Space Science Data Center dell’ASI (SSDC) è stata pubblicata anche una pagina interattiva che fornisce accesso a prodotti aggiuntivi, in particolare ai dati relativi alle curve di luce dei brillamenti (sia in formato immagine che in formato testo).
I brillamenti solari rilasciano una grande quantità di radiazione elettromagnetica a tutte le lunghezze d’onda, dalle energie cosiddette più “basse” (onde radio) fino alle energie più “alte” (raggi X e gamma). La stragrande maggioranza dei brillamenti sono stati e sono tuttora rivelati e raccolti dai satelliti GOES, che osservano il Sole da un’orbita geostazionaria (36000 km dal suolo terrestre) nella banda di energia dei cosiddetti raggi X “molli”. D’altro canto, sono poche le missioni in grado di osservare questi eventi ad energie più alte, ossia nella banda dei raggi X “duri” e dei raggi gamma. Una di queste è appunto AGILE, la cui Anti-Coincidenza di bordo, sensibile nella banda 80-200 keV (kiloelettronvolt), ha permesso di raccogliere una grande quantità di brillamenti nelle alte energie. In particolare, il catalogo contiene più di 1400 eventi “sfuggiti” ai satelliti GOES, fornendo un ulteriore campione di brillamenti che va a integrare i cataloghi solari già esistenti.
Una prima analisi degli eventi osservati da AGILE sembra supportare un meccanismo di accelerazione degli elettroni nell’atmosfera solare articolato in due fasi, già suggerito sul finire degli anni ’70.