Dall’8 al 10 giugno 2023 al Castello di Santa Severa (Roma) si svolgerà la “Giornata Mondiale degli Oceani: Conoscere, Comprendere, Convivere”, organizzata da INGV e EMSO, con un format immersivo di scienza ed arte per suscitare connessioni con l’ambiente naturale, permettendo di conoscere meglio l’oceano e capire come attivamente contribuire alla sua conservazione. Mostre guidate, percorsi espositivi, cineforum, laboratori, performance teatrali e molto altro aspettano i visitatori al Castello. In occasione di questo evento i ricercatori del Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV saranno presenti presso il Castello con un percorso informativo per illustrare le attività di studio, monitoraggio e sorveglianza degli tsunami.
I visitatori avranno l’occasione di parlare con gli esperti, assistere a dei video di tsunami avvenuti di recente nel mondo, interagire con le Story Maps inedite sui maremoti, provocare dei veri tsunami in miniatura in apposite vasche e cimentarsi con lo “Tsunami Quiz”. Nel percorso sarà presente anche un laboratorio in cui i ricercatori dell’INGV illustreranno le tecniche di analisi delle “tsunamiti”, uno strumento utile per lo studio dei maremoti del passato e per la valutazione della pericolosità. Le story maps ed i video presenti nel percorso realizzato dal Centro Allerta Tsunami sono disponibili on line in una apposita raccolta pubblicata in una pagina web.
Tsunami e relitti
In questa story maps vengono raccontate alcune straordinarie storie di oggetti dispersi dal maremoto giapponese dell’11 marzo 2011. Nella prima parte si parla del terremoto di magnitudo Mw 9.1, uno dei più forti avvenuti nel mondo dal 1900, che generò uno tsunami che fece enormi danni nel Giappone e si propagò in tutto l’Oceano Pacifico fino al Cile, gli Stati Uniti, il Canada.
Tante le immagini e i video presenti nella story maps delle onde di tsunami che viaggiano nell’Oceano e del loro impatto sulle coste giapponesi. Lo tsunami di Tohoku causò la morte di quasi 16 mila persone e la dispersione in mare di un’enorme quantità di materiali. Circa 20 milioni di tonnellate di detriti, secondo le stime del governo giapponese, si riversarono nelle acque dell’oceano. Il Programma Detriti Marini del NOAA, ha avuto un ruolo importante nell’identificare gli oggetti dispersi dallo tsunami del 2011, lavorando a stretto contatto con il governo giapponese.
La seconda parte della story maps si focalizza su alcuni degli oggetti dispersi durante lo tsunami che sono stati ritrovati ed hanno preso vita attraverso storie straordinarie e racconti narrati da chi li ha ritrovati ed è riuscito a risalire al proprietario o per mano degli stessi proprietari. Oggetti arenati a decine di migliaia di chilometri, ancora galleggianti che grazie ad alcuni dettagli hanno potuto riunirsi ai loro proprietari.
Tsunami Ready
Tsunami Ready è un programma volto a promuovere una maggiore consapevolezza del rischio tsunami ed una più efficace gestione dello stesso da parte delle comunità costiere, chiamate ad assumere un ruolo attivo nella definizione e nell’attuazione delle misure salvifiche.
Tsunami Ready nasce il 20 Giugno del 2001 sotto l’egida del Servizio Metereologico Nazionale degli Stati Uniti (NWS) e del National Ocean and Atmospheric Administration (NOAA). Nel 2020 l’INGV e il Dipartimento di Protezione Civile, dopo aver effettuato delle verifiche preliminari di applicabilità del progetto alla realtà italiana, hanno avviato le prime iniziative in alcuni comuni costieri pilota. La story maps racconta le attività svolte in Italia nell’ambito del programma Tsunami Raedy nei quattro Comuni dove finora è stato attivato.