Alluvione Romagna, ancora 684 sfollati e 755 strade chiuse: gli ultimi dati

Continuano i lavori nel cantiere sul Santerno a Ca' di Lugo, nel Ravennate, uno dei più complessi dopo l’alluvione che ha travolto la Romagna
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Continua l’attività di assistenza alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 684, di cui 84 minori: 333 nella provincia di Ravenna, 241 in quella di Forlì-Cesena, 71 nella Città metropolitana di Bologna, 3 in provincia di Rimini. Restano 755 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 330 in modo parziale e 425 totalmente. Il quadro più aggiornato disponibile della situazione frane conta al momento 978 frane principali.

Oggi il vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, è stata impegnata in un sopralluogo al cantiere sul Santerno a Ca’ di Lugo, nel Ravennate, uno dei più complessi, dove procedono le opere. Ad accompagnarla, Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, e il sindaco Davide Ranalli. Successivamente Priolo e Curcio hanno raggiunto Forlì dove, al Centro di ammassamento, hanno incontrato una rappresentanza di volontari dei coordinamenti provinciali di Protezione Civile, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali.

Proseguono intanto i lavori a Ca’ di Lugo per il consolidamento degli argini del fiume Santerno, dopo i danni causati dall’alluvione. Quello a Ca’ di Lugo – è spiegato in una nota – è uno dei cantieri più complessi, in cui il fondo alveo si è occluso a causa del cedimento interno delle sponde provocato dall’enorme quantità di acqua caduta. In questo momento si sta procedendo speditamente – si legge ancora nella nota – alla chiusura della rottura arginale dovuta alla tracimazione e nella ricostruzione della sommità arginale, con il posizionamento di massi ciclopici e palancole, in un tratto di circa 80 metri e la sigillatura con argilla. I lavori proseguiranno poi con la pulizia del fondo alveo e, a partire dalla seconda metà di giugno, con la ricostruzione e il consolidamento dell’argine destro fino a San Lorenzo e di quello nel tratto da Santa Maria in Fabriago verso monte.

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