Tim Cook, amministratore delegato di Apple, ha dato il via alla WWDC 2023, la conferenza annuale per gli sviluppatori del colosso americano. “Benvenuti a quella che sarà la migliore edizione di sempre della Worldwide Developer Conference”, ha detto Cook appena salito sul palco. “Questa sarà una giornata storica. Sognatelo. Inseguitelo. Codificatelo”. L’edizione della WWDC 2023 cade quest’anno nel quindicesimo anniversario dall’apertura dell’App Store, il negozio di app di Cupertino. Non è un caso, dunque, se proprio oggi è avvenuto il lancio del primo visore di realtà mista di Apple. “Oggi faremo alcuni dei nostri più grandi annunci di sempre” ha ricordato il Ceo, dando il via alla serie di presentazioni dagli Stati Uniti.
Si comincia con il nuovo MacBook Air, un portatile sottile, con gli ultimi aggiornamenti hardware di Apple. Ha lo stesso aspetto del 13 pollici (ovviamente più grande), stessi colori e processore M2 prodotto da Apple che lo rende 12 volte più veloce rispetto al MacBook Air con processore Intel. MacBook Air parte da 1.299 dollari, che scendono a 1.199 per il mondo universitario.
Presentato anche il Mac Studio, un computer pensato per i carichi di lavoro più pesanti, come l’elaborazione di video e foto. Apple lancia anche M2 Ultra, il processore del nuovo Mac Studio, che ha prestazioni superiori del 25% rispetto a M1 Max ed è fino a 4 volte più veloce dei Mac con processore Intel. Il nuovo processore è basato su machine learning e ha la capacità di apprendere modelli linguistici di grandi dimensioni. Anche il nuovo Mac Pro utilizza il processore M2 Ultra ed è tre volte più veloce dei Mac basati su Intel: prezzo a partire da 6.999 dollari.
Apple presenta Vision Pro
Apple ha presentato il suo nuovo visore Ar/Vr per “mixed reality”, o realtà mista. L’Apple Vision Pro si presenta come una specie di maschera da sci in alluminio, con linee studiate per seguire il viso, ma con “super poteri”, dotata di telecamere puntate verso l’esterno e verso l’interno in grado di offrire una realtà virtuale di alto livello. Il prezzo è di 3.499 dollari e sarà immesso sul mercato all’inizio del 2024. Non è chiaro quando sarà disponibile in Italia.
Vision Pro può essere controllato con il semplice movimento degli occhi, con la voce e con le mani. Non ci sono mouse o controller. Basta uno sguardo per metterlo in funzione, si può passare dalla realtà virtuale a quella reale con il solo sguardo. “Questa è per noi la realtà mista”, ha spiegato Alan Dye, vice presidente della divisione Human Interface. A differenza di visori concorrenti, Apple ha pensato ad una funzionalità particolare: Eyesight. Con questa, il visore mostra gli occhi di chi lo indossa, per un senso maggiore di presenza e di condivisione. Chi indosserà Vision Pro potrà guardare un film, giocare, effettuare videochiamate, lavorare e inviare email, grazie a un sistema operativo studiato apposta per questo visore. Apple lo definisce “un rivoluzionario computer spaziale che fonde perfettamente i contenuti digitali con il mondo fisico, consentendo agli utenti di rimanere presenti e connessi con gli altri”.
L’obiettivo è fornire nuovi strumenti per rendere più profonda l’esperienza della realtà aumentata, mettendo insieme immagini virtuali e naturali. L’Apple Vision è stato definito dagli esperti come il “meno convenzionale” tra quelli progettati dalla compagnia di Cupertino. Per realizzarlo ci sono voluti sette anni e centinaia di prototipi sottoposti a lunghi test. L’obiettivo era consentirne l’uso prolungato, senza lasciare un senso di fastidio e pesantezza sul volto. “Attraverso una stretta integrazione di hardware e software – commenta Mike Rockwell, Vice President Technology Development Group di Apple -, abbiamo progettato un computer spaziale autonomo in un fattore di forma indossabile compatto che è il dispositivo elettronico personale più avanzato di sempre”.
Il device è, come tutto l’ecosistema Apple, sincronizzato con i dispositivi del marchio che già si possiede. In questo modo, può visualizzare foto, video, musica e i file sul cloud creati e salvati da iPhone, iPad o computer. L’idea è anche quella di permettere di avviare una navigazione web, con Safari, da un Mac e continuarla, in maniera immersiva, su Vision Pro. L’autonomia è di due ore con la batteria integrata ed è possibile usare l’accessorio da collegato alla presa di corrente, proprio come se fosse un Pc. Sul fronte audio, Vision Pro è dotato di un nuovo sistema audio spaziale, in grado di personalizzare il suono in base all’utente e di adattarlo all’ambiente in cui si trova. Apple chiama questa funzione “audio ray tracing”. Alla base del funzionamento c’è visionOs, il primo sistema operativo di Apple per la realtà mista che introduce anche Optic Id, un modo per autenticare l’utente tramite la lettura degli occhi e impedire ad altri di usare il visore e accedere ai dati personali.
“Oggi è arrivato l’inizio di una nuova era per l’informatica“, ha affermato Tim Cook presentando l’Apple Vision Pro. “Proprio come il Mac ci ha introdotto al personal computing e l’iPhone ci ha introdotto al mobile computing, Apple Vision Pro ci introduce allo spatial computing. Costruito su decenni di innovazione Apple, Vision Pro è avanti anni ed è diverso rispetto a qualsiasi altra cosa creata prima, con un nuovo rivoluzionario sistema di input e migliaia di innovazioni rivoluzionarie. Fa vivere esperienze incredibili per i nostri utenti e nuove entusiasmanti opportunità per i nostri sviluppatori”, ha spiegato Cook.