Auto elettrica esplosa a Treviso: garage e casa distrutti, black out in tutto il quartiere

Un'auto elettrica a Treviso è stata la causa di un incendio che ha distrutto garage e casa, ha provocato un black out in tutto il quartiere e ha fatto riversare in strada gli abitanti del quartiere
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Il dubbio comincia ad essere lecito: le auto elettriche sono maggiormente incendiabili rispetto alle altre? Ma ciò che è accaduto qualche giorno fa a Treviso, spinge a riflettere sulla sicurezza degli edifici con la diffusione massiccia degli EV. Nonostante non ci sia una casistica che confermi che le auto elettriche sono più incendiabili rispetto a quelli che avvengono con le termiche, è conclamato che spegnere un’auto elettrica sia ben più ostico rispetto a quelle alimentata a benzina e a diesel.

E’ quanto si è potuto appurare a Treviso nella notte fra martedì 13 e mercoledì 14 giugno scorso, in via 7 aprile 1944, quando una vettura elettrica ha preso fuoco provocando il caos. La macchina in questione è una Renault Zoe parcheggiata nel garage di una villetta: le fiamme hanno coinvolto l’auto parcheggiata vicina. La situazione è degenerata, e l’esplosione ha distrutto box e casa, e ha danneggiato anche l’abitazione dei vicini. Inoltre, la deflagrazione ha mandato in tilt la centralina dell’Enel situata a pochi metri, provocando un blackout generale nella zona.

L’incendio a Treviso provocato da un’auto elettrica

Il botto tremendo ha spinto gli abitanti del quartiere a scendere, spaventati in strada. Sul luogo segnalato i vigili del fuco e una volante della polizia sono intervenuto prontamente per risolvere il problema nel più breve tempo possibile mettendo in sicurezza tutti i presenti nei pressi dell’incendio. “Sinceramente non auguro a nessuno di vivere quello che è capitato a noi“, ha dichiarato ai microfoni di “Il Messaggero” Valentina Elia, insieme al marito Giovanni Dragone, i proprietari della Zoe. Oltre ai danni causati dall’incendio, è restata nell’aria anche una puzza incredibile di plastica bruciata, odore che si sente da decine di metri di distanza, così come riferisce “Il Messaggero“.

Era l’una e quarto quando ho sentito un botto violentissimo” – ha raccontato Giovanni – “mi sono svegliato all’improvviso, sono sceso giù per vedere cosa stesse accadendo. In quel momento l’auto ha preso fuoco. Ho fatto solo in tempo a chiamare mia moglie dicendole di prendere il bambino e uscire subito di casa“. E ancora: “L’auto ha sempre funzionato bene, era parcheggiata al solito posto e non era sotto carica non riusciamo a capire. Forse è colpa della batteria al litio, ma sono solo ipotesi. Di certo è accaduta una cosa gravissima. Se fosse capitato di giorno, con la gente in giro, sarebbe stata una tragedia. Se poi fosse capitato in un parcheggio non ne parliamo. Adesso vogliamo andare fino in fondo, qui ci sono danni molto ingenti. In casa non ci possiamo tornare e per qualche tempo andremo a stare da dei parenti“. Nessuno per ora sa dire con certezza cos’abbia scatenato l’inferno.

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