Berlusconi, la leucemia diagnosticata dopo il vaccino anti Covid-19: le date e le parole di Tajani

Silvio Berlusconi è morto 18 mesi dopo aver contratto la leucemia mielomonocitica cronica, a sua volta subentrata un mese dopo la terza dose del vaccino anti Covid-19. Date, retroscena e quelle dichiarazioni di Tajani...
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Silvio Berlusconi è deceduto alle 09:30 di lunedì 12 giugno all’Ospedale San Raffaele di Milano nell’abbraccio dei suoi cari, rapidamente accorsi al capezzale del Cavaliere nelle prime ore del mattino dopo che improvvisamente nella notte le sue condizioni di salute erano precipitate. Il leader di Forza Italia è deceduto per la leucemia mielomonocitica cronica che ha contratto a dicembre 2021, esattamente 18 mesi fa. Qualcuno sta provando a smentire questa data etichettandola come “bufala” e sostenendo che la diagnosi fosse antecedente, ma la notizia che la diagnosi della leucemia sia arrivata proprio a dicembre 2021 è stata lanciata più volte dall’autorevolissima Simona Ravizza sul Corriere della Sera, dove la stessa giornalista l’ha confermato nell’ultima ricostruzione approfondita pubblicata poche ore fa.

Molte sono in queste ore le speculazioni sull’ipotesi che questa malattia potesse essere stata innescata dalla vaccinazione anti-Covid-19 o addirittura dal Covid-19 stesso. Ovviamente è qualcosa che si può solo ipotizzare, ma non ci sarà mai modo di avere una risposta scientifica a questo tipo di quesiti. L’unica cosa certa sono le date e le dichiarazioni in merito. In ogni caso, Berlusconi è deceduto ad 86 anni, quasi 87, dopo una vita vissuta a grandi ritmi e senza risparmiarsi mai. I suoi primi guai di salute risalgono a quando aveva 50-55 anni, anche se poi non è morto di quelli. E che si debba morire, prima o poi, è inevitabile per tutti. Persino per il Cavaliere.

Ma gli interrogativi sulle cause del decesso sono più che comprensibili, a maggior ragione vista la straordinaria popolarità del personaggio. Di certo ci sono solo le date.

Covid-19, vaccini e la diagnosi della leucemia mielomonocitica cronica, le date

Berlusconi ha contratto il Covid-19 a settembre 2020, una volta rientrato dalle vacanze di agosto in Sardegna, contagiato in casa dai figli. In quel caso era rimasto in ospedale per quasi due settimane senza particolari criticità. Berlusconi supera il virus in modo particolarmente brillante, nonostante abbia in quel momento 84 anni. Eppure nei mesi successivi sta così bene che il 9 febbraio 2021 riesce persino ad andare a Roma per incontrare il neo premier Draghi dandogli il proprio supporto nelle consultazioni per la formazione del nuovo Governo.

Poi, tra marzo e aprile 2021, il Cavaliere viene sottoposto alla vaccinazione anti Covid-19 con prima e seconda dose nell’arco di tre settimane, nonostante fosse guarito da appena sei mesi. Ed effettivamente in quel momento inizia il suo calvario sanitario. Dopo pochi giorni dalla seconda dose, ad aprile, subentrano nuovi guai e Berlusconi subisce il ricovero più lungo e complicato: quasi un mese in ospedale ufficialmente a causa degli “strascichi del Covid“, da cui però era guarito sei mesi prima senza ulteriori necessità di cure mediche. Fino alle vaccinazioni.

Il 20 maggio 2021 il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, parla esplicitamente di problemi provocati dal vaccino: “Berlusconi adesso è a casa, sta riposando, cercando di uscire da un post Covid e un post vaccino che gli hanno creato qualche problema. Sta combattendo con i postumi del Covid e del vaccino. Speriamo di averlo quanto prima protagonista della vita politica. E’ un leone e sicuramente si riprenderà e tornerà più forte di prima, battendo anche il Covid e i vaccini“.

Nonostante tutto questo, il 20 novembre 2021 Berlusconi riceve la terza dose dello stesso vaccino anti Covid-19. E dopo poche settimane, a dicembre 2021, sta di nuovo male e torna in ospedale. E’ qui che per la prima volta dai consueti esami e accertamenti emerge la leucemia mielomonocitica cronica, mai riscontrata prima fino a quel momento nonostante i frequentissimi controlli. Che quindi la malattia possa essere correlata alle vaccinazioni, e in modo particolare alla terza dose, è possibile analizzando le date di vaccinazioni e diagnosi. Questo ovviamente non significa che sia stato il vaccino ad innescarla. Il dubbio, in ogni caso, rimane. Ed è destinato con ogni probabilità a rimanere per sempre. Almeno finché non ci sarà la pubblicazione di uno studio scientifico che dovesse dimostrare che i pazienti vaccinati contro il Covid-19 riscontrano un più alto tasso di diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica dopo le vaccinazioni rispetto ai non vaccinati (che però adesso ormai, soprattutto in quella fascia di età, sono difficilissimi da individuare anche solo per i test nei gruppi di controllo).

I documenti disponibili

Ad oggi la banca dati europea di sospette reazioni avverse ai farmaci contiene 69 segnalazioni di forme diverse di leucemia associate al vaccino anti Covid-19 di Pfizer e 38 associate a quello di Moderna. In letteratura scientifica c’è anche un report di CMML sui casi di leucemia diagnosticata dopo il vaccino Covid, in questo caso J&J, che così conclude: “Il nostro caso suggerisce la possibilità di sviluppare CMML dopo aver ricevuto il vaccino J&J COVID. L’immunizzazione è sempre stata un intervento salvavita nella storia. Poiché tutto il mondo prevede di assumere il vaccino COVID-19, è essenziale segnalare tutti i possibili eventi avversi per il monitoraggio della sicurezza. I medici dovrebbero essere consapevoli di questa insolita complicazione del vaccino e sono necessari più casi per confermare l’associazione“.

La morte di Niccoló Ghedini

Anche l’avvocato Niccoló Ghedini, storico legale di Berlusconi ed esponente di spicco di Forza Italia, è morto il 17 agosto 2022 per la leucemia mielomonocitica cronica dopo aver ricevuto le tre dosi del vaccino anti Covid-19. In questo caso però non sono disponibili informazioni chiare sulla data della diagnosi: non è noto se la malattia sia subentrata prima o dopo delle vaccinazioni, che Ghedini ha fatto comunque nel corso del 2021 (prime due dosi in primavera, terza in autunno). Poi è deceduto l’estate successiva ad appena 62 anni.

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