Il Professore Franco Battaglia, intervistato ai microfoni di Visione Tv, continua ad opporsi agli ennesimi allarmismi comparsi sul giornale “La Repubblica“, in un articolo sull’allarme ONU, secondo il quale l’80% dei migranti scappa da condizioni climatiche proibitive a causa dei cambiamenti climatici. Ma il professore Battaglia sostiene: “ma se da qualche parte del Pianeta ci sono condizioni climatiche ottimali, di necessaria conseguenza, da qualche altro punto del Pianeta ci sono condizioni climatiche meno ottimali, qualche volta misurabili e insopportabili. Questo perché la Terra è tonda, l’asse di rotazione è inclinato sull’eclittica, l’angolo di inclinazione non è costante, l’orbita terrestre non è ellittica, la distanza tra afelio e perielio non è costante. Cosa vogliono fare? […] vogliono cambiare l’orbita? Cosa vogliono fare non si sa per il cambiamento climatico.”
Il professore Battaglia continua ai microfoni in merito ai gas serra: “La CO2 è un gas, quando facciamo avvenire la combustione di petrolio, di carbone o di gas naturale, quello che si usa normalmente in cucina, la reazione di combustione comporta la produzione di anidride carbonica, che aumenta in concentrazione nell’atmosfera. L‘anidride carbonica è un gas serra. Se non ci fosse vapore acqueo e anidride carbonica, la temperatura sarebbe di 33°C inferiore. Se la temperatura fosse di 33°C più bassa le condizioni di vita sulla Terra sarebbero proibitive. Siccome abbiamo principalmente vapore acqueo e CO2 riusciamo ad avere temperature accettabili. Chi crea allarmismi sull’anidride carbonica che è un gas serra minoritario afferma che negli ultimi 150 anni la temperatura è aumentata di un grado.”
La bugia colossale del riscaldamento globale
Il Professore Battaglia continua affermando che: “le cose non possono essere così. Prima di tutto, il clima è stato più caldo di oggi. Negli ultimi 10.000 anni, c’è stato il periodo caldo medievale, il periodo caldo romano, il periodo caldo eocenico, con temperature più calde di 2°C. Quindi la temperature in passato è stata più caldo, senza che sia accaduta nessun disastro. La domanda è: l’attuale riscaldamento è un riscaldamento dovuto alle emissioni antropiche per combustione dei combustibili fossili? La risposta è no perché nei periodi di massima combustione del CO2 nel dopoguerra, la temperatura diminuiva, tanto è vero che dopo 30 anni, negli anni 70 si temeva il raffreddamento globale, […] poi nel 1980 le temperature hanno ripreso ad aumentare e l’allarme è stato di riscaldamento globale. Ma negli ultimi 30 anni la temperatura è aumentata di meno di 0,1°C, un decimo di grado, neanche percettibile dall’uomo. Può essere registrato solo da strumenti accurati, ma sulla base di questo falso colossale, si è generato questo allarmismo del riscaldamento globale“.
Non si tratta di emissioni antropiche
Il Professore Battaglia continua: “l’ipotesi che il riscaldamento globale sia causato dai gas serra è ragionevolissima, in quanto maggiore gas sera aumenta la temperatura, ma non lo è sulla base dei fatti. La CO2 è vero che mantiene il clima più caldo, ma quando le emissioni CO2 arriva ad una certa soglia, ulteriore CO2 non fa più niente, perché quella piccola fetta di radiazioni a micro onde che viene emessa dalla superficie terrestre e viene assorbita dalla CO2 è tutta assorbita.”
Ma quali interessi ci sono per alimentare questa paura: “Si tratta di interessi politici perché il mondo si governa con la paura, pensiamo alla recente pandemia che è stata una vergogna planetaria, e poi ci sono interessi economici e l’interesse per determinate tecnologie, come le tecnologie eoliche e solari che sono perdenti per una regione banale: queste tecnologie erogano energia elettrica solo quando soffia il vento o brilla il sole.
Il bisogno energetico dell’Italia
Il Professore Battaglia conclude: “ma noi abbiamo bisogno di energia elettrica sempre, ogni qual volta la richiediamo, in particolare se i consumi elettrici dell’Italia si attestano intorno a 40 GigaWatt, 30 GigaWatt è l’assorbimento dell’Italia nelle ore notturne. Quindi l’energia elettrica che ci deriva dall’eolico o dal fotovoltaico è pressocché pari a zero. Ecco perché ci si è inventata questa colossale bugia per spingere a implementare queste tecnologie farlocche. Quindi spenderemo 300 milioni di euro all’anno con le nostre tasse, secondo il programma di Ursula Gertrud von der Leyen. Quando l’impresa risulterà fallimentare, diranno che “non è stato fatto abbastanza.”