L’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR ha finalmente pubblicato, questa mattina con enorme ritardo, i dati climatici relativi al mese di Maggio 2023 in Italia. Purtroppo da tempo l’Istituto non pubblica più i dati pluviometrici, probabilmente per gli atavici problemi di rilevamento dati. Sappiamo in ogni caso grazie ai dati di altre fonti istituzionali regionali e dai rilevamenti Copernicus, NOAA e NASA, che maggio è stato un mese di piogge record nel nostro Paese, tanto che l’emergenza siccità è letteralmente evaporata come neve al sole.
Proprio le precipitazioni, accompagnate quindi da una frequente copertura nuvolosa, hanno caratterizzato anche l’andamento delle temperature che complessivamente si sono mantenute al di sotto delle medie storiche, in modo particolare nelle ore diurne (per assenza di soleggiamento).
Il dato termico, infatti, ci dice che Maggio 2023 in Italia è stato più freddo di -0,14°C rispetto alla media storica trentennale 1991-2000, posizionandosi così al 45° posto tra i più caldi e al 180° posto tra i più freddi dall’inizio della serie storica che risale al 1800. Il più caldo in assoluto è stato quello del 2003 con un’anomalia di +1,87°C mentre il più freddo è stato quello del 1836 con un’anomalia di -5,01°C.
Clima, focus su maggio 2023 in Italia: al Sud anomalia negativa molto più marcata
Dal punto di vista geografico, anche questo mese è stato più freddo al Sud che al Nord rispetto alle medie territoriali. Il Nord Italia, infatti, è l’unica porzione del Paese in cui le temperature sono state addirittura superiori alla norma di +0,10°C, mentre al Centro sono state inferiori di -0,02°C e al Sud di -0,29°C. Possiamo quindi dire che l’anomalia fredda mensile nazionale è dovuta esclusivamente al freddo del Sud, in un contesto di un’anomalia negativa estesa a tutta l’area Mediterranea. Impressionante, soprattutto per il Centro/Nord, la differenza con il Maggio di un anno fa: nell’Italia centrale e settentrionale il maggio 2022 era stato il più caldo della storia con un’anomalia di +2,26°C al nord e di +1,80°C al centro.
In modo particolare le aree più fredde sono state quelle di Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, mentre ha fatto più caldo soltanto al confine tra Francia e Liguria, tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia e nel nord della Sardegna.
Per quanto riguarda la differenza tra temperature minime e temperature massime, si evidenzia come nelle temperature minime sia stato un maggio caldo con un’anomalia di +0,56°C rispetto alla media storica (più accentuata al Nord, di +0,73°C, che al Centro – +0,47°C – e al Sud – +0,44°C -); al contrario nelle temperature massime è stato un mese particolarmente freddo con un’anomalia nazionale di -0,84°C in gran parte dovuta proprio alle abbondanti precipitazioni, e anche in questo caso maggiormente concentrata al Sud con uno scarto di -1,05°C rispetto alla norma, mentre al centro la differenza è stata di -0,53°C e al nord di -0,52°C.
Clima, le anomalie termiche mensili del 2023 in Italia
- Anomalia termica di Gennaio: +0,96°C
- Anomalia termica di Febbraio: +0,57°C
- Anomalia termica di Marzo: +1,13°C
- Anomalia termica di Aprile: -0,57°C
- Anomalia termica di Maggio: -0,14°C
Clima, il bilancio sul trimestre primaverile: una stagione normale
Nulla di più, nulla di meno. Alla fine la primavera meteorologica 20023 (trimestre marzo-aprile-maggio) si è conclusa pressoché in media con un’anomalia stagionale, trimestrale, nazionale di +0,14°C rispetto alla media trentennale 1991-2020, così ripartita:
- Nord Italia +0,28°C
- Centro Italia +0,35°C
- Sud Italia +0,05°C
Ancora una volta emerge la differenza tra il Centro/Nord, più mite, e il Sud, decisamente più fresco. In ogni caso, a determinare l’anomalia positiva complessiva è stato il caldo del mese di marzo, che ha preceduto il fresco bimestre aprile-maggio.