Alberto Prestininzi, professore universitario e fondatore del Centro di Ricerca Previsione e controllo dei rischi geologici, uno dei primi firmatari della petizione internazionale cerca di dimostrare su base scientifica che “l’emergenza climatica non esiste” è stato intervistato a “Quarta Repubblica” su Rete 4: “Sappiamo che in certi periodi, i ghiacciai erano totalmente estinti. Ad agosto 2022, è stata rinvenuta una marmotta mummificata di 6.000 anni fa nel Monte Rosa. Noi stiamo uscendo dalla fase fredda, dalla coda della piccola fase glaciale del raffreddamento globale del 1600 e questa è la coda dell’aumento di temperatura. Abbiamo misurato tramite le bolle d’aria qual era la composizione dell’aria in un certo periodo e così via, l’aumento della temperatura con CO2 bassa, e altre volte l’aumento di temperatura con CO2 alta. Il problema della temperatura dalla nostra stella, il Sole, che ci consente la vita. Se noi volessimo fare lo sciopero perché una mattina, non si alzi, lo possiamo un po’ fare, equivale alle manifestazioni per bloccare il clima. E’ la stessa cosa. Clima e CO2 non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro“.
Qual è lo stato di salute del Pianeta? Il Professore Prestininzi continua: “Il Pianeta dal punto di vista del clima non è mai stato bene come adesso. E noi lo possiamo dimostrare, perché abbiamo i satelliti e dimostrano che il Pianeta ha un 30% in più di massa vegetale in più rispetto a 50 anni fa. Questi sono dati. Che nell’oceano ci sono intere isole di plastica prodotte da noi, al clima non gliene può importare un bel niente, come diciamo a Roma con un francesismo. Questa è la realtà. Invece a questi ragazzi che scendono per strada stiamo immettendo un analfabetismo culturale pericoloso. Il rischio è legato alla presenza antropica. Io non devo rivolgermi agli eventi. Gli eventi li devo studiare per capire la loro dinamica e assumere contromisure per adattarci. Lo abbiamo sempre fatto“.
Gli sforzi inutili di abbassare i livelli di CO2 per mitigare il clima
Dobbiamo essere pronti ad affrontare terremoti, alluvioni, gli effetti dell’inquinamento sull’uomo, non sul clima, invece l’Europa spende 1.000 miliardi l’anno per abbassare i livelli di CO2 che sul clima non produce alcun effetto. Ma a dominare sono le analisi di enti che fanno capo all’ONU, come ad esempio l’IPCC. Dal 2002 al 2015 è stato a capo dell’IPCC “Pachauri che era un economista, adesso c’è Lee che è un sudcoreano sempre economista. Gli scienziati sono quelli che loro utilizzano come corrispondenti. Alla fine, il report che è fatto da economisti esce fuori che non ha nulla in meno dei report degli scienziati. E’ stato tutto cambiato” ha continuato il professore Prestinzi. Se le cose vanno in questo modo, siamo davanti a una nuova religione. “E lei sa che la differenza tra un credente e un non credente è la fede. Quindi, se tu attraverso la comunicazione, stabilisci un rapporto di fede con chi te lo dice, la sostanza viene indipendentemente dalla ragione“, conclude il professore Prestininzi.