“Non sorprende che sempre più persone nel mondo non credano più in una “crisi climatica esistenziale”. Si rendono conto che la sua spaventosa narrativa si basa su modelli computerizzati surriscaldati. Conoscendo la debolezza di questi modelli, perché continua a parlare di un “imminente inferno climatico“? E perché insiste ancora a “mantenere gli obiettivi net zero”?”. Questo è un passaggio della lettera inviata ad Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, da parte della Clintel Foundation. Clintel è un thinktank fondato nel 2019 dal Professore emerito olandese Guus Berkhout e dallo scrittore scientifico Marcel Crok.
L’obiettivo principale della Climate Intelligence Foundation (Clintel) è “generare conoscenza e comprensione delle cause e degli effetti del cambiamento climatico, nonché degli effetti della politica climatica”. Clintel ha pubblicato la World Climate Declaration, che ora è stata firmata da oltre 1500 scienziati ed esperti in tutto il mondo, rivaleggiando così per dimensioni e credenziali con le liste degli autori del gruppo di lavoro dell’IPCC. Nella dichiarazione, gli oltre 1500 esperti affermano che non c’è alcuna emergenza climatica.
Nella lettera inviata a Guterres, Clintel ripercorre le lettere già inviate al Segretario generale dell’ONU. “Il 23 settembre 2019, Le abbiamo inviato una lettera raccomandata, esprimendo le nostre grandi preoccupazioni sui suoi piani idealistici per fermare il cambiamento climatico, a cui non ha mai risposto. Il 5 maggio 2020, abbiamo avuto l’onore di condividere con Lei in una seconda lettera le nostre profonde preoccupazioni per i vostri piani per riprogettare l’economia mondiale in un sistema verde ideologico (rif. Petersberg Virtual Dialogue). Di nuovo, non ha mai risposto. Il 2 gennaio 2023, Le abbiamo scritto in una terza lettera chiedendole di smettere di lanciare un appello per una “società a emissioni zero “. I risultati di questa politica mostrano chiaramente che distruggerà le nostre economie; miliardi ne soffriranno. Di nuovo, non ha mai risposto”, si legge nella lettera.
“Questa volta Le scriviamo per la quarta volta per informarla che un team internazionale di scienziati della Climate Intelligence Foundation (Clintel), composto da 1500 persone, ha valutato diverse affermazioni dei rapporti del Working Group 1 e del Working Group 2 dell’IPCC. I risultati sono stati riassunti nel rapporto di Clintel “The Frozen Climate Views of the IPCC”, in cui gli esperti di Clintel evidenziano “gravi errori” e chiedono che l’IPCC venga“ riformato”oppure venga “smantellato”.
“Il rapporto di Clintel – continua la lettera – è stato inviato al Presidente dell’IPCC, il Professor Dott. Hoesung Lee. La ferma critica nella lettera identifica il lavoro scientifico parziale e non valido nel rapporto AR6 e menziona la grave mancanza di governance interna nell’IPCC”.
“Non sorprende che sempre più persone nel mondo non credano più in una “crisi climatica esistenziale”. Si rendono conto che la sua spaventosa narrativa si basa su modelli computerizzati surriscaldati. Conoscendo la debolezza di questi modelli, perché continua a parlare di un “imminente inferno climatico”? E perché insiste ancora a “mantenere gli obiettivi net-zero”? Signor Guterres, nella Carta delle Nazioni Unite del 1945 si dice chiaramente che le Nazioni Unite dovrebbero impiegare un meccanismo internazionale per la promozione del progresso economico e sociale di tutti i popoli. Tuttavia, promuovendo una frettolosa distruzione dell’industria del petrolio e del gas in tutto il mondo – senza alcuna adeguata sostituzione – si fa l’opposto e si spingerà il mondo in una crisi energetica, portando alla povertà globale”, si legge nella lettera di Clintel, firmata dal Prof. Berkhout.
“E perché non riconosce che la produzione di massa di energia solare ed eolica intermittente sta portando a sistemi energetici inaffidabili e prezzi dell’energia molto alti? Inoltre, creerà enormi danni all’ambiente naturale e una grave carenza di materiali come rame, cobalto e neodimio”, continua la missiva.
“Vi ribadiamo il nostro invito ad organizzare con Clintel un costruttivo incontro di alto livello tra scienziati di livello mondiale su entrambi i fronti del dibattito sui vostri piani verdi. Un “Red Team Meeting” darà effetto al sano e antico principio secondo cui entrambe le parti dovrebbero essere ascoltate in modo completo ed equo”. La lettera di Clintel si chiude con “Audiatur et altera pars!”, ossia “si ascolti anche l’altra parte”.