Impegno a tutto campo della ricerca per sconfiggere la Xylella fastidiosa: si punta sul miglioramento genetico anche in relazione all’utilizzo di Tecniche di evoluzione assistita, come pure sugli strumenti per il controllo delle popolazioni degli Insetti vettori della malattia. Ad illustrare le ultime frontiere di studio è il Crea in un’audizione alla Camera. Il direttore dell’Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante (Crea-Dc) Pio Federico Roversi e la responsabile del Laboratorio Nazionale di Batteriologia, Stefania Loreti hanno presentato una sintesi delle attività in corso per il contrasto della diffusione epidemica del batterio che da anni sta causando gravi danni agli oliveti della Puglia.
Gli sforzi dei ricercatori, come hanno spiegato, sono a tutto campo. Sono concentrati anche per definire tecniche avanzate di diagnostica e di modellistica per migliorare le azioni di prevenzione; si sta cercado in ogni modo, infatti, di impedire al patogeno di diffondersi in altre aree olivicole del territorio nazionale. Non ultimi sono l’impegno del Crea per sviluppare mezzi e strategie per il contenimento della Xylella negli olivi attaccati e l’elaborazione di corrette modalità gestionali degli oliveti al fine di favorire al massimo il vigore delle piante.