Il Kilauea, uno dei vulcani più attivi al mondo, ha iniziato a eruttare mercoledì dopo una pausa di 3 mesi, con spettacolari fontane di lava nel parco nazionale di Big Island. È stato rilevato un bagliore nelle immagini della webcam del Kilauea al mattino presto ora locale, indicando che si stava verificando un’eruzione all’interno del cratere Halemaumau nella caldera sommitale, ha riferito l’Hawaiian Volcano Observatory dell’US Geological Survey. Le immagini mostrano fessure alla base del cratere che generano flussi di lava sulla superficie del fondo del cratere, ha spiegato l’osservatorio.
Prima di diramare l’allerta per l’eruzione, l’osservatorio ha aveva riferito che l’incremento di attività sismica e le variazioni nei pattern di deformazione del terreno al summit erano iniziati martedì notte, indicando il movimento del magma nel sottosuolo.
“Al momento non vediamo alcun segno di attività nelle zone di rift,” ha riferito Mike Zoeller, un geologo dell’osservatorio. “Non c’è motivo di aspettarsi che si trasformi in un’eruzione di rift che minaccerebbe qualsiasi comunità qui sull’isola con flussi di lava o qualcosa del genere“. “Tutta l’attività si è svolta all’interno di un’area chiusa del Parco nazionale dei vulcani delle Hawaii“.
“La lava questa mattina è tutta confinata all’interno della caldera. Quindi c’è abbastanza spazio per un’ulteriore emissione senza minacce per case o infrastrutture,” ha detto la portavoce del parco Jessica Ferracane. “E’ così che ci piacciono le nostre eruzioni qui“.
Il lago di lava, che copre il fondo del cratere sopra la lava rimasta dalle precedenti eruzioni, misurava circa 150 ettari alle 6 del mattino circa, ha detto Zoeller. Misurava circa 1.300 metri di larghezza. E’ stata riportata una leggerissima spolverata di cenere fine e granulosa e “capelli di Pele” (particelle di vetro che si formano quando la lava erutta da una fessura e si raffredda rapidamente, dal nome dalla dea hawaiana dei vulcani).
Il Kilauea, il secondo vulcano più grande delle Hawaii, ha eruttato da settembre 2021 fino allo scorso dicembre. Per circa due settimane a dicembre, anche il vulcano più grande delle Hawaii, il Mauna Loa, è stato in eruzione sulla Big Island delle Hawaii. Dopo una breve pausa, il Kilauea ha ripreso a eruttare a gennaio. Quell’eruzione è durata 61 giorni, terminando a marzo. Questa eruzione sembra molto simile, ha detto Zoeller: “Questa eruzione sta seguendo un copione molto simile alle ultime 3 che abbiamo osservato dal 2020“. L’eruzione del Kilauea del 2018 ha distrutto più di 700 case. Prima della grande eruzione del 2018, il Kilauea era in eruzione dal 1983 e colate di lava occasionalmente coprivano fattorie e case. Durante quel periodo, la lava a volte raggiungeva l’oceano, causando drammatiche interazioni con l’acqua.
Il vulcano Kilauea e la dea Pele
La spiritualità è una parte importante della cultura hawaiana. Esistono molti miti e leggende che le famiglie locali hanno trasmesso nel corso degli anni. I due maggiori vulcani della Grande Isola, il Kilauea e il Mauna Loa, sono le fonti di molte di queste storie bizzarre.
Protagonista della maggior parte delle antiche leggende hawaiane è Pele, dea del fuoco, dei fulmini, del vento, della danza e dei vulcani. Conosciuta anche come “la donna che divora la terra”, si ritiene che la casa di Pele sia il cratere Halemaumau in cima al vulcano Kilauea, uno dei vulcani più attivi del mondo. Tutto ciò che succede alle Hawaii imposta lo scenario per le sue storie, tanto che oggi ogni eruzione vulcanica è attribuita alla dea.
Pele è conosciuta per il suo temperamento impetuoso e passionale e molte persone che visitano le isole hawaiane sentiranno le storie della sua forza e distruzione. La leggenda più famosa narra che è molto accondiscendente se rispettata, ma guai a prendere le sue rocce o a non portarle rispetto. Grande sfortuna e forse anche fuoco e lava colpiranno coloro che hanno portato via le rocce, fin quando non saranno restituite.
Secondo un’altra leggenda, il Volcanoes National Park, che ospita sia il Mauna Loa che il Kilauea, è parte del territorio della dea Pele. Questo significa che è meglio evitare di prendere i suoi oggetti personali per non rischiare di subire la sua collera e i suoi sortilegi. Mentre molti, inclusi alcuni residenti, credono che si tratti solo di una leggenda, ancora oggi migliaia di frammenti di pietra lavica vengono rispediti sull’isola da viaggiatori di tutto il mondo che sostengono di avere avuto sfortuna e disgrazie come conseguenza del loro gesto.
Un’altra leggenda narra che la sorella di Pele, dea dei fulmini e protettrice del sacro albero Ohia Lehua, si sia innamorata dell’amante della dea. Per questo motivo, una furiosa Pele distrusse molti di quegli alberi. I flussi di lava di eruzioni importanti continuano a distruggere gli alberi che si trovano ad altitudini comprese tra i 300 e i 2.700 metri. È meglio lasciare in pace gli alberi non solo per evitare l’ira di Pele, ma anche per evitare una multa, visto che gli alberi sono protetti.