Fatti storici e dati scientifici che smentiscono il catastrofismo climatico

La storia e la scienza documentano una realtà molto lontana dal catastrofismo che media e politici alimentano sul tema del cambiamento climatico
MeteoWeb

Da troppo tempo siamo letteralmente bombardati da una dilagante ideologia ambientalista fondata sul catastrofismo: “L’Uomo è la causa del riscaldamento climatico, se non si interverrà il nostro Pianeta è destinato alla scomparsa“. Ecco alcuni esempi:

  • 2 novembre 1989, Repubblica, “Dieci anni per salvare la Terra
  • 16 dicembre 2007, Repubblica, “Ambiente: due anni per salvare il mondo
  • 5 maggio 2007, Corriere della Sera, “Le cure per guarire la terra: ci sono solo 8 anni di tempo
  • 9 settembre 2013, Repubblica, “Dieci anni per salvare il pianeta. L’allarme degli scienziati dell’ONU (dal Quinto Rapporto IPCC)”

Credo che chiunque potrà dissentire da tali dichiarazioni sulla base dell’esperienza, e l’esperienza ci dice che tali profezie di sventura non si sono mai avverate. Eppure le campagne catastrofiste continuano imperterrite, con i soloni della verità indiscussa sempre protagonisti sulla scena mediatica, soprattutto nelle televisioni di stato, RAI 3 in particolare. Ricordo in merito che un noto catastrofista mostrò la piazza del Duomo di Milano invasa dal mare e le barche che vi navigavano; questo sarebbe avvenuto entro poche decine di anni se non si fosse intervenuti per “combattere” il clima.

Ebbene il Duomo di Milano si trova ad una quota di circa 140 metri sopra il livello del mare. La storia geologica del Mediterraneo, e quindi anche dell’Adriatico, ci insegna che 20 mila anni fa, il livello del mare era circa 140 metri più basso dell’attuale. Il Po sfociava davanti a Pescara. Per portarsi all’attuale livello sono occorsi 15 mila anni, con recupero dei primi 100 metri tra 20 mila e 10 mila anni fa, cioè in piena fase fredda del nostro Pianeta (prima della fase cada dell’Olocene che stiamo ancora vivendo); 15 mila anni contro le poche decine di anni di oggi! Questo dato ci insegna anche che non c’è correlazione tra riscaldamento globale e aumento del livello del mare. Questo probabilmente dipende dalla attività della tettonica a zolle che regola la morfologia del nostro Pianeta e probabilmente ha influenza anche sul clima.

Come era l’Italia nell’Era quaternaria durante le glaciazioni. Sono indicati i ghiacciai, le terre e i mari

Secondo l’IPCC se la temperatura del nostro Pianeta dovesse raggiungere più di 1,5/2°C rispetto all’attuale ci sarà la fine del nostro Pianeta. Ancora una volta la storia climatica del nostro Pianeta ci è utile per sbugiardare questa affermazione e quindi per abbattere il catastrofismo. Infatti le scienze geologiche ci permettono di ricostruire le temperature del passato. Senza andare troppo lontano (ricordo che l’età della Terra è di 4/4,5 miliardi di anni) abbiamo le seguenti informazioni. Circa 52 milioni di anni fa la temperatura della Terra era di 8°C superiore ad oggi; eppure il nostro Pianeta non scomparve. In tempi più recenti, nel Periodo Caldo Romano, Annibale nel 218 a.c. attraversò le Alpi con gli elefanti su passi oggi non percorribili per il ghiaccio; segno evidente che il clima doveva essere più caldo dell’attuale di alcuni gradi. Così nel Periodo Caldo Medioevale, tra il 900 e 1400, la temperatura doveva essere di almeno 1,5/2°C più calda rispetto ad oggi. Ricordo che i Vichinghi in tale periodo colonizzarono la Groenlandia da cui vennero via durante la Piccola Era Glaciale che si instaurò successivamente in Europa. Ebbene sia nel Periodo Caldo Romano che nel Periodo Caldo Medioevale, pur con temperature superiori ad oggi di almeno 1,5/2°C il nostro Pianeta non è scomparso e non si sono verificate tutte le catastrofi che ci vengono sistematicamente propinate dagli ambientalisti.

Credo che questi pochi dati sono sufficienti per dimostrare la infondatezza delle opinioni dei catastrofisti, che non accettano un dibattito scientifico sul tema come più volte abbiamo chiesto di organizzare in quanto non hanno prove scientifiche (con la S maiuscola) che dimostrino l‘origine antropica del riscaldamento globale. Da ultimo dobbiamo ricordare che il Clima è sempre cambiato con l’alternarsi sistematico di fasi fredde e fasi calde. E su questo argomento si potrà discutere con altri articoli.

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