La Cina ha dato il via libera al primo reattore nucleare al torio

In Cina stanno per accendere il primo reattore nucleare al torio, un combustibile che potrebbe alimentare il paese per 20.000 anni
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L’autorità cinese per l’energia nucleare ha autorizzato l’avvio del primo reattore al torio nel paese. Il permesso ha una validità di 10 anni e consentirà di avviare i primi test. Si tratta di un reattore relativamente piccolo, da 2 megawatt (Zaporižžja, in Ucraina, è da 5.700 MW), ma un passo importante per lo sviluppo del Paese e della ricerca sull’energia nucleare in generale. Il reattore cinese si va così ad aggiungere a un crescente numero di esperimenti in corso in tutto il mondo. A spingere questi sforzi è il fatto che i reattori a sali fusi (Molten-Salt Reactor, MSR) promettono una maggiore efficienza e, in ultima analisi, una migliore resa energetica ed economica. Ma sono anche più sicuri e producono meno scorie. Inoltre il torio è un elemento più comune dell’uranio.

Queste centrali, poi, non hanno bisogno di grandi quantità d’acqua per il raffreddamento, quindi è possibile costruirle anche lontane dal mare. In questo caso, per esempio, la centrale cinese è nel deserto del Gobi. Un vantaggio specifico della Cina è che sul suo territorio ci sono i giacimenti di torio più grandi del pianeta. Sono così abbondanti che, si stima, potrebbero dare energia al Paese per 20mila anni.

Sfide e ostacoli non mancano, come certifica anche l’AIEA: questo stesso progetto era stato approvato la prima volta nel 2011, ma la costruzione iniziò solo nel 2018. E si è atteso fino a qualche giorno fa per avere il permesso all’operatività. Adesso starà alla Cina dimostrare che quella del torio è una via davvero percorribile. Altri hanno provato in precedenza, ma i progetti finora sono sempre stati abbandonati per le difficoltà tecniche abbinate a costi troppo alti. Il primo passo sarà avviare il reattore e portarlo a regime, uno stato in cui non serve più alimentazione esterna per farlo funzionare. Poi (se ci si arriva) bisognerà provare lo spegnimento di emergenza. Entro i primi due mesi le autorità cinesi dovrebbero ricevere il primo rapporto.

Gli esperti anonimi dell’industria nucleare cinese hanno dichiarato che il reattore è un risultato significativo per il settore dell’energia nucleare della Cina e può posizionare il paese in un posto da leader nella tecnologia dei reattori al torio. Sebbene esistano sfide tecniche, normative ed economiche da affrontare, la tecnologia dei reattori al torio potrebbe contribuire all’ambientalismo, alla competitività globale e rafforzare la sicurezza energetica della Cina.

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