L’Italia e l’Europa intera stanno vivendo un periodo meteorologico molto particolare: la primavera praticamente non c’è stata, aprile e maggio sono stati due mesi ultra piovosi e particolarmente freddi. E’ molto raro che due mesi consecutivi si concludano con anomalie termiche negative in tempi di global warming, eppure è accaduto su un’area vastissima tra l’Europa centrale e il Mediterraneo. Le piogge di maggio, inoltre, sono state da record assoluto in molte località del nostro Paese, e al Nord hanno messo la parola fine alla siccità dei 16 mesi precedenti.
Adesso è iniziato giugno e le condizioni meteo non sono cambiate: le temperature rimangono inferiori rispetto alle medie del periodo e il maltempo imperversa molto intenso in tutto il nostro Paese, e si intensificherà ulteriormente nei prossimi giorni. Che anche giugno sarebbe stato fresco e piovoso era già ampiamente indicato dalle tendenze dei giorni scorsi, tanto che ai microfoni di MeteoWeb lo aveva evidenziato anche Guido Guidi, tra i migliori meteorologi dell’Aeronautica Militare, in un’intervista del 25 maggio scorso.
Questa mattina proprio Guido Guidi con un tweet ha scritto: “Il 27 giugno ECMWF rilascerà la nuova versione del modello ad alta risoluzione. Le mappe sono già disponibili. L’ultima scadenza dell’EFI sulle T parla chiaro: potremmo arrivare fino a metà luglio senza onde di calore. Il primo che si lamenta lo vengo a cercare“, allegando la seguente mappa:
La carta mostra le anomalie previste per metà luglio, quando persisterebbe tra l’Italia e i Balcani un fresco concentrato in modo particolare nelle zone interne, quindi quelle più esposte ai temporali pomeridiani. Esattamente come sta succedendo in questo mese di Giugno. Ma è possibile che quest’anomalia si prolunghi così a lungo? Davvero potremmo vivere un anno senza estate?
In teoria tutto è possibile. Il precedente dell’anno senza estate nel 1816 è però qualcosa di clamoroso nella storia della climatologia mondiale, legato alla violenta eruzione del vulcano Tambora che si era verificata più di un anno prima, tra 10 e 11 aprile 1815.
Non si può escludere che adesso si stia verificando qualcosa di simile per l’eruzione del vulcano Hunga Tonga che si è verificata proprio un anno fa, il 15 gennaio 2022, nell’oceano Pacifico, anche in questo caso di violenza enorme. E che possa influenzare il clima globale è già stato ipotizzato da alcuni studi scientifici.
E’ però prematuro dire se e quanto l’eruzione di Tonga possa condizionare il clima mondiale. Purtroppo sono valutazioni che possiamo fare soltanto a posteriori. Le stagioni, però, possono avere anomalie tipicamente climatiche a prescindere da eventuali fattori esterni come le grandi eruzioni vulcaniche. C’è ad esempio il precedente dell’estate 2002 che in Italia e anche in Europa, dopo una precoce ondata di caldo molto intensa a giugno, proseguì in modo eccezionalmente anomalo a luglio e agosto, senza più neanche una ondata di calore ma con costanti perturbazioni che provocarono piogge record per tutta la stagione estiva, l’alluvione del secolo a Praga per l’esondazione del Moldava, danni e disagi in tutt’Italia per le precipitazioni costanti, estreme e abbondanti che rovinarono tutta la stagione turistica balneare.
Quest’anno abbiamo tempistiche certamente diverse. Il freddo anomalo e il maltempo si prolungano già da due mesi (aprile e maggio) e in base alle previsioni proseguiranno certamente per altre due settimane, fino a metà giugno. Se le previsioni stagionali vedono bene, quest’anomalia proseguirà anche nella seconda metà di giugno e nella prima metà di luglio. E’ possibile che solo ad agosto avremo qualche ondata di calore, ormai a fine stagione? O che addirittura quest’anno ondate di caldo non ne arrivino proprio, e che quindi l’estate diventi in quel caso ancora più anomala del 2002 (quando a giugno aveva fatto molto caldo), ricordando sì l’anno senza estate del 1816?
Sono tutte domande a cui non possiamo ancora dare una risposta. Ma già il fatto che al 3 giugno ce le poniamo e parliamo di questo è particolarmente indicativo della clamorosa piega anomala presa da questa stagione.