“Dal governo sono arrivate aperture al problema infrastrutturale post alluvione della provincia di Pesaro e Urbino”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini, al termine del vertice a Palazzo Chigi tra il governo e i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalle alluvioni dello scorso maggio. “Ho detto che la provincia di Pesaro e Urbino è stata colpita duramente due volte – ha evidenziato Paolini -. La prima con l’alluvione dello scorso settembre con Cantiano, Cagli, Serra Sant’Abbondio, Pergola e Frontone. Poi l’alluvione dello scorso maggio, estesa su tutto il territorio provinciale con danni diffusi. Non ci sono confini di tipo orografico a dividerci con la Romagna”.
Il presidente valuta positivamente “l’istituzione del tavolo permanente dedicato all’emergenza alluvione, in modo da aggiornare periodicamente le stime dei danni, la programmazione e lo stato dei lavori”. Nel corso del vertice “è stata data rilevanza al problema delle infrastrutture provinciali e comunali e al ripristino della viabilità. Ho posto al governo le cifre del nostro territorio: un milione già speso per i lavori di somma urgenza e 25 milioni per i danni stimati alle strade provinciali. Su questo – ha proseguito Paolini – abbiamo registrato disponibilità. Confidiamo quindi come Provincia di rientrare nell’ambito dei finanziamenti e di ottenere risorse idonee, dal momento che c’è stata una condivisione in linea di massima”.
E ancora: “Ora indicheremo in prima battuta le criticità più urgenti, ovvero le zone dove la viabilità è complessa e compromessa, senza vie alternative. Nell’entroterra ci sono parecchie situazioni di questo tipo. Si è affrontato anche il tema dell’estensione dello stato di emergenza ad altri Comuni con il presidente Acquaroli, altra questione su cui il governo si è detto disponibile ad ulteriori valutazioni e approfondimenti. Noi andremo avanti su questa linea, chiedendo di ampliare l’emergenza al maggior numero di Comuni come già indicato alla Regione”, ha concluso il presidente.