Un progetto coltivato per decenni da Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno scorso, potrà finalmente vedere la luce. Dal 1984, Berlusconi aveva in mente di costruire un megavillaggio turistico a sud di Olbia, in Sardegna, con un porto per yacht fra i più grandi del Mediterraneo. Il progetto è stato ostacolato e frenato dalle leggi urbanistiche, dalle amministrazioni locali ma soprattutto da alcuni pastori che avevano approfittato dello stallo nel progetto per occupare le terre per i loro pascoli. In particolare, il pastore Paolo Murgia aveva abusivamente occupato i terreni di proprietà del Cavaliere, situati fra Capo Ceraso e Murta Maria, frazione a sud di Olbia.
Per decenni, Murgia e altri pastori hanno pascolato su questi terreni, per poi rivendicarne la proprietà per usucapione. Ai primi di aprile 2023 – come riporta “Il Messaggero” – il Tribunale civile di Olbia aveva costretto Murgia a trasferire il suo gregge. In seguito, Berlusconi aveva creato le condizioni per costruire il maxi villaggio turistico e versato un corposo assegno per assicurare la continuità aziendale della Costa Turchese, la società proprietaria dei terreni, dopo la grossa perdita derivata dall’inattività e dai costi sopportati per pagare i legali impegnati nello scontro giudiziario contro i pastori. Nella riunione del 27 aprile 2023, infatti, Fininvest real estate (direttamente controllata da Fininvest), socio unico di Costa Turchese, ha provveduto “a versare l’importo di 613,143,61 euro a mezzo di bonifico bancario sulla Banca nazionale del lavoro con causale “Versamento soci per ripianamento perdite” e valuta 27 aprile 2023”, si legge nel verbale della riunione.
“Nel novembre 1984, con verbale di conciliazione giudiziaria la società concesse al Murgia a titolo gratuito e sino a revoca, il diritto di pascolo su una parte dei terreni in località Murta Maria. Confidando, con ciò, di porre fine alle pretese e alle azioni prevaricatrici del soggetto”, si legge nella documentazione allegata al processo. “Invece Murgia rivendicò l’usucapione presentando una serie infinita di cause, che il pastore all’inizio vinse sentendosi poi così forte da rifiutare il tentativo di transazione economica avanzato dagli uomini del Cavaliere”.
Per risolvere il blocco urbanistico, la Costa Turchese ha ripresentato al comune di Olbia un progetto minimal: 140 mila metri cubi di costruzione, rinunciando al villaggio e proponendo due alberghi per 933 posti letto, uno a Murta Maria e l’altro poco prima di Capo Ceraso. L’ennesimo progetto di Berlusconi potrà vedere la luce in Sardegna, anche se purtroppo il Cavaliere non potrà ammirarlo.