Il comunicato stampa dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) di ieri 15 giugno riferisce sulla questione delle microplastiche negli oceani “tutto il mare e gli oceani da cui è formata la Terra sono talmente inquinati da mettere a repentaglio la stessa salute dell’essere umano“. Ecco perché è fondamentale monitorare costantemente la situazione e capire come intervenire per poter perlomeno impedire lo sfacelo”. Sempre ieri si è tenuto a Roma il convegno “Mare e Salute“, cui hanno preso parte istituzioni, enti di ricerca e terzo settore impegnati nella prevenzione sanitaria e nella protezione degli ambienti acquatici e marini.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci in un messaggio inviato in occasione del convegno ha dichiarato: “la tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente rappresentano un binomio indivisibile“. È importante “focalizzare l’attenzione sul profondo legame che intercorre tra il mare e la salute umana e sulla necessità, sempre più urgente, di prenderci cura degli ecosistemi marini”.
“In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, siamo impegnati ad attuare politiche e comportamenti che diano impulso a un processo virtuoso di transizione ecologica, favorendo un uso sostenibile delle risorse ambientali”, ha continuato Schillaci. “È questo un approccio valorizzato nel PNRR, di cui “Salute” e “Transizione ecologica” rappresentano due specifiche missioni, e nel Piano Nazionale per la Prevenzione 2020-2025 del ministero della Salute“.