Un nubifragio ha colpito la città di Lecce e il suo hinterland, compreso il litorale, mettendo in fuga i bagnanti giunti sulle spiagge in questa prima domenica di giugno. Segnalati accumuli di 25mm in alcune zone della città. I violenti scrosci d’acqua hanno causato l’allagamento di alcune strade nel capoluogo salentino, ma i disagi alla circolazione sono stati contenuti, come si apprende dai Vigili del Fuoco del comando provinciale che, tuttavia, sono dovuti intervenire per spegnere due grossi incendi, uno a Cavallino, alle porte di Lecce, e l’altro ad Alliste, nel Capo di Leuca.
È stato osservato anche un funnel cloud, ossia un tentativo di tornado, in cui il cono in formazione non riesce a toccare il suolo, sulla costa adriatica del Leccese. Instabilità anche sui rilievi lucani: segnalato un funnel cloud (o nube a imbuto) anche a Lavello, in provincia di Potenza.
Coldiretti, inoltre, informa che una violenta grandinata ha danneggiato colture di ortaggi e pomodori nelle campagne della provincia di Lecce, soprattutto nella zona di Corigliano d’Otranto. “La caduta della grandine nelle campagne è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro“, sottolinea Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Lecce. La grandine, come spiega Coldiretti regionale, colpisce i frutti proprio nei primi giorni di formazione, così da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni da renderli non adatti alla commercializzazione.
Nel resto del Salento, invece, la pioggia non si è vista, a conferma di come il maltempo abbia interessato la Puglia meridionale a macchia di leopardo.
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