L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato la fine dell’epidemia del virus Marburg in Guinea Equatoriale dopo circa quattro mesi, dichiarando che la malattia – che rientra nella famiglia di Ebola – ha provocato 35 vittime tra casi confermati e sospetti. La fine dell’epidemia, il cui avvio è stato proclamato lo scorso 13 febbraio, è stata annunciata 42 giorni dopo le dimissioni dell’ultimo paziente, come ha fatto sapere l’OMS in un comunicato.
Nella nota pubblica, l’OMS ha anche ringraziato gli operatori sanitari locali e il supporto delle organizzazioni partner per il “duro lavoro” nell’affrontare l’epidemia, sostanzialmente mappando e isolando le persone in contatto con i casi individuati.
L’epidemia in Guinea Equatoriale, la prima di questo genere nel Paese, coincide con quella in Tanzania, dove i morti registrati sono stati sei e la fine è stata dichiarata lo scorso 2 giugno. Il Sudafrica è la prima nazione del continente che nel 1975 ha segnalato il virus di Marburg. Sono seguite epidemie o casi sporadici in Kenya, Angola, Ghana, Guinea, Repubblica democratica del Congo e Uganda, cui quest’anno si sono aggiunte Guinea Equatoriale e Tanzania.