Eccezionale ondata di calore marina nel Nord Europa: spiccano le eccezioni fredde di Ionio ed Egeo

Ondata di calore marina nelle acque di Regno Unito e Irlanda, ma anche di Mar Baltico e Mare del Nord; eccezioni fredde nel Sud Europa
MeteoWeb

Gravi aumenti di calore marino si stanno verificando nei mari che circondano il Regno Unito e l’Irlanda. Le misurazioni satellitari mostrano che le temperature dell’acqua in alcune aree sono superiori alla media per questo periodo dell’anno. Le regioni costiere al largo della costa orientale del Regno Unito, da Durham ad Aberdeen, e al largo della costa nordoccidentale dell’Irlanda sono particolarmente calde.

La mappa in alto mostra le temperature della superficie del mare del 18 giugno 2023, confrontate con la media a lungo termine (1981-2016). I dati satellitari mostrano che la temperatura della superficie del mare nel Mare del Nord è superiore di oltre 5°C rispetto alla media durante questo periodo dell’anno. Le anomalie delle temperature sono estreme anche nel Mar Baltico, con temperature superiori a 8°C sopra la media.

Spiccano invece le eccezioni del Mar Ionio e del Mar Egeo: qui le anomalie sono negative, fino a -2°C, nelle acque intorno alle coste della Grecia, dell’Albania meridionale e della Turchia settentrionale.

Ondata di calore marina nel Nord Europa

Craig Donlon, Head of Earth Surfaces and Interior Section presso l’ESA, spiega che l’attuale ondata di calore marina è classificata come un’ondata di calore marina estrema di categoria IV/V, estremamente insolita per questo periodo dell’anno. Le ondate di calore marine si verificano a causa di una combinazione di processi atmosferici e oceanografici. Le alte temperature sostenute potrebbero innescare morie di massa di pesci e altra vita marina. Inoltre, le ondate di caldo marine sono collegate a eventi meteorologici più estremi, rendendoli più intensi e più duraturi.

Il riscaldamento dei mari intorno al Regno Unito coincide con una tendenza globale all’aumento delle temperature dell’aria e della superficie degli oceani negli ultimi mesi. Secondo i dati del Met Office risalenti al 1850, sia aprile che maggio 2023 hanno registrato le temperature globali della superficie del mare più alte mai registrate.

Craig Donlon afferma: “le ondate di calore marine estreme non sono un evento quotidiano nelle acque del Regno Unito. I dati satellitari, insieme ai dati a terra, ci consentiranno di documentare l’impatto di questa ondata di caldo marina, compreso lo stress sull’ecosistema marino, l’impatto su industrie come l’acquacoltura e la pesca, la modifica dei modelli di vento locali e i potenziali eventi di pioggia che potrebbero emergere dopo“.

Ciò che è importante capire è che un riscaldamento significativo è evidente anche nel Pacifico tropicale come parte dell’attuale sistema El Niño, accompagnato da un diffuso riscaldamento della superficie oceanica nel Pacifico e nell’Oceano Atlantico. Questa è una situazione globale davvero sorprendente perché il riscaldamento superficiale aggiuntivo che vediamo in questo momento finirà per mescolarsi nella colonna d’acqua dell’oceano. Parte di questo calore in eccesso si farà strada nell’Oceano Artico attraverso le correnti oceaniche attraverso lo Stretto di Fram e il Mare di Norvegia, aggravando ulteriormente la scomparsa del ghiaccio marino artico. Monitoreremo in dettaglio come evolvono tutti questi aspetti con grande interesse”, conclude Donlon.

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