Pakistan e India in allerta per l’arrivo del ciclone Biparjoy: “è estremamente violento” | MAPPE

Secondo il Centro disastri del Pacifico statunitense, circa 1,38 milioni di persone in Pakistan e India sono esposte al ciclone Biparjoy in arrivo
ciclone biparjoy
MeteoWeb

Neanche il tempo di riprendersi dalle forti piogge che hanno seminato morte e distruzione nel nord-ovest, che il Pakistan è minacciato di nuovo dal maltempo estremo. Responsabile è il ciclone Biparjoy in avvicinamento. Il ciclone dovrebbe colpire le parti meridionali e sudorientali della provincia del Sindh il 13 giugno, causando forti venti, piogge torrenziali e inondazioni.

L’Autorità nazionale per la gestione dei disastri (Ndma) ha emesso oggi un’allerta in vista dell’arrivo del ciclone Biparjoy: i cittadini sono stati avvisati di tenersi lontano dalla costa e di seguire le istruzioni degli enti locali competenti. L’Autorità ha sconsigliato ai pescatori di prendere il largo e alla popolazione di recarsi sulla spiaggia. Il capo del governo del Sindh, Murad Ali Shah, ha affermato che l’esecutivo è preparato ad affrontare l’emergenza. Il commissario di Karachi, il capoluogo provinciale, ha vietato l’accesso alle spiagge locali, la balneazione, la pesca e la navigazione. Inoltre, sono stati rimossi cartelloni pubblicitari, insegne e altro materiale potenzialmente a rischio di crollo.

Il Dipartimento meteorologico del Pakistan (Pmd) ha riferito che il fenomeno meteorologico si è intensificato in una “tempesta ciclonica estremamente violenta“. Biparjoy dovrebbe procedere verso nord fino alla mattina del 14 giugno, per poi virare verso est. Il 15 giugno dovrebbe arrivare sulla costa dello Stato indiano del Gujrat. Il Dipartimento meteorologico dell’India (Imd) ha emesso un’allerta gialla per le zone di Saurashtra e Kutch. Secondo il Centro disastri del Pacifico (Pdc) statunitense, circa 1,38 milioni di persone nei due Paesi sono esposte al ciclone.

Il Pakistan è stato colpito tra giugno e ottobre dell’anno scorso da disastrose alluvioni, che hanno provocato oltre 1.700 vittime e interessato aree abitate da 33 milioni di persone complessivamente, causando danni per oltre 15 miliardi di dollari.

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