Sepolto sotto 4 metri di neve: liberato l’ingresso del tunnel del Buco di Viso | FOTO

Liberato l'ingresso sul lato d'oltralpe del Monviso
tunnel del Buco di Viso NEVE
MeteoWeb

Riaperto per l’estate il tunnel del Buco di Viso, il traforo realizzato dal Marchese di Saluzzo Ludovico II, per mettere in comunicazione Marchesato e Delfinato francese alla base del colle delle Traversette: lo hanno reso noto i rifugisti francesi del Refuge Viso, che hanno liberato l’ingresso sul lato d’oltralpe del Monviso, dove la neve raggiunge lo spessore di oltre 4 metri. Il tunnel, situato lungo il vallone delle Traversette, a quasi 2.900 metri di altitudine, è da anni una delle mete più gettonate del Monviso.

Il Buco di Viso: il primo traforo delle Alpi

I lavori per la realizzazione del Buco di Viso furono avviati nel 1478 per volere del Marchese di Saluzzo Ludovico II, d’intesa con il re di Provenza Renato D’Angiò. L’impresa fu terminata in 18 mesi da maestranze italiane, con lo scopo di agevolare il passaggio di merci da un versante all’altro delle Alpi. A quei tempi, infatti, il Marchesato di Saluzzo necessitava di una via di commercio alternativa ai passi controllati dai Savoia, in particolare per evitare i dazi imposti sull’acquisto del sale proveniente dalle saline della Provenza. Per questo motivo si scelse di migliorare il percorso più rapido, ovvero quello attraverso il Colle delle Traversette, scavando una galleria di 75 metri che permetteva di evitare la parte terminale più ripida e pericolosa della salita al passo, che culmina a 2950 m di quota.

Nel corso dei secoli, non solo il sale passò attraverso il Buco di Viso, ma anche canapa, lino, olio di noce e tutto ciò che, prodotto nel Monferrato o nel Saluzzese, poteva essere appetibile per i mercati franco-provenzali. Inoltre, di qui passarono anche gli eserciti di Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I, fino alla temporanea chiusura della galleria durante la Rivoluzione Francese.

Oggi, anche grazie al contributo del Parco del Monviso e della Regione Piemonte, nel 2014 il Buco di Viso è stato ripristinato ed è accessibile agli escursionisti nei mesi estivi, rappresentando una delle principali attrazioni turistiche della Valle Po.

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